00 05/12/2006 21:16

Abu Omar, procura chiede giudizio Pollari e altri 34
martedì, 5 dicembre 2006 3.45

MILANO (Reuters) - La procura di Milano ha presentato oggi la richiesta di rinvio a giudizio per il direttore dimissionario del Sismi Nicolò Pollari e per altre 34 persone, e l'archiviazione per ulteriori quattro indagati nell'ambito dell'inchiesta per il rapimento dell'ex imam di Milano, Abu Omar, nel 2003.

Lo riferisce una fonte giudiziaria, aggiungendo che dei 35, 32 sono imputati per concorso in sequestro di persona e tre, gli agenti Sismi Pio Pompa e Luciano Seno, il vicedirettore del quotidiano "Libero" Renato Farina, per favoreggiamento.

Fra le 32 persone imputate per il sequestro, 26 sono agenti della Cia, dice la fonte, e sei sono funzionari del Sismi, fra i quali oltre a Pollari -- le cui dimissioni, legate anche a questa vicenda, saranno effettive dal 16 dicembre -- figura l'ex numero due del Sismi Marco Mancini.

Le quattro persone per le quali la procura ha chiesto l'archiviazione sono tre funzionari del Sismi e il giornalista di "Libero" Claudio Antonelli.

Spetterà ora al gup Caterina Interlandi fissare l'udienza preliminare al termine della quale stabilirà se accogliere o no le richieste dell'accusa, in uno dei procedimenti di punta in Europa sulla "extraordinary renditions", i prelevamenti segreti in stati "terzi" da parte dei servizi statunitensi di sospetti militanti islamici, che ha provocato più di un imbarazzo a Roma e Washington.

La vicenda giudiziaria ha lasciato aperto ancora uno strascico: l'attesa e più volte rinviata decisione del ministro della Giustizia Clemente Mastella sulla richiesta da parte dei magistrati milanesi di inoltrare una richiesta di estradizione agli Usa sui 26 agenti Cia, fra i quali l'ex capo struttura di Milano, su cui pende un mandato di cattura spiccato dai giudici del capoluogo lombardo.

DIFESA POLLARI: PROVEREMO INNOCENZA. LEGALE MANCINI: INGIUSTIZIA

L'avvocato difensore di Pollari, il professor Franco Coppi, ha detto che "la richiesta di rinvio a giudizio della procura non desta sorpresa, visto l'orientamento manifestato fino ad ora dai pm". Ma, ha concluso "siamo convinti di dimostrare in giudizio la nostra innocenza".

Secondo il legale di Mancini, l'avvocato Luigi Panella "inizia un processo ingiusto, a chi si era rifiutato di sequestrare Abu Omar".

Per quel che riguarda i quattro per cui è stata chiesta l'archiviazione, spiega la fonte, i magistrati hanno ritenuto che i tre funzionari del Sismi avessero avuto "una funzione passiva". Parteciparono cioè alla riunione dei capicentro in cui si organizzò l'operazione del Sismi in appoggio alla Cia, ma i tre "vennero semplicemente informati".

A proposito infine del cronista di giudiziaria di "Libero", Antonelli, continua la fonte, la procura ha stabilito che "non si può essere certi dell'elemento psicologico del reato". Cioè, non si può essere certi che il giornalista, redigendo i suoi rapporti per il vicedirettore del proprio giornale, "sapesse che Farina era stato ingaggiato e retribuito dal Sismi per riferire ai servizi notizie sui magistrati inquirenti e sugli sviluppi dell'indagine".

DAL RAPIMENTO ALLE RICHIESTE D'ARRESTO CIA

La vicenda che è sfociata dalla cronaca giudiziaria a quella di politica e politica estera, ha inizio a Milano nel 2003 col rapimento e il trasferimento in Egitto, dove sarebbe stato torturato, di un ex imam egiziano - ritenuto legato a un movimento fondamentalista islamico armato e ora imputato per terrorismo internazionale a Milano - da parte di un gruppo di agenti statunitensi della Cia, con l'aiuto di alcuni appartenenti alle forze dell'ordine italiane.

Sulla base della denuncia della famiglia, e poi grazie alla confessione di un carabiniere, coinvolto nell'operazione, la magistratura milanese ha aperto un'inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Armando Spataro, sulla "extraordinary rendition", disponendo l'arresto per i 26 agenti americani, latitanti, e arrestando invece nel luglio di quest'anno il numero due del Sismi Mancini, poi scarcerato, e un alto dirigente, il generale Augusto Pignero, in seguito deceduto.

IL GOVERNO BERLUSCONI: MAI AUTORIZZATO IL SEQUESTRO

Pollari ha sempre respinto le accuse, aggiungendo che la prova della sua estraneità è contenuta in documenti coperti dal segreto di Stato. A Pollari, il governo ha fatto subentrare al vertice del Sismi l'ammiraglio Bruno Branciforte, proponendo però al numero uno dimissionario la nomina a Consigliere di Stato e un importante incarico alle dipendente dirette del premier.

Il governo di centrodestra, in carica all'epoca dei fatti, ha negato a sua volta di aver mai autorizzato il sequestro di Abu Omar, mentre quello di centrosinistra ha escluso il coinvolgimento del Sismi in quanto tale nella vicenda, lasciando la porta aperta a singole responsabilità personali.

Il ministro della Giustizia all'epoca degli ordini di arresto Cia, Roberto Castelli, si è sempre rifiutato di dar corso alla richiesta di estradizione presentata dai magistrati di Milano, mentre l'attuale Guardasigilli, circa 20 giorni fa, a sei mesi dall'insediamento del nuovo governo, ha detto di non aver ancora preso una decisione.

Dal troncone principale dell'inchiesta se n'è poi staccato uno secondario relativo alle attività di un ufficio del Sismi, quello diretto da Pio Pompa - trasferito nelle scorse settimane ad altra amministrazione -, che avrebbe creato dossier contro personalità considerate "nemiche" del governo Berlusconi, e dai cui documenti è emerso il reclutamento di alcuni giornalisti da parte del servizio, pratica vietata dalla legge.


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(Agi) - "Prendo atto di quello che avviene nel pieno rispetto dell'autonomia
dei magistrati". Cosi' il Guardasigilli Clemente Mastella commenta la richiesta
di rinvio a giudizio per 35 persone, tra cui l'ex direttore del Sismi Nicolo'
Pollari, avanzate dalla Procura di Milano nell'ambito dell'inchiesta sul
presunto sequestro di Abu Omar. "Prendo atto come giusto che sia - ha
sottolineato Mastella, oggi presente al Dap per l'insediamento del nuovo capo
Ettore Ferrara - e' un gesto che va nella direzione della loro autodisciplina
morale e della loro autonomia". A chi gli ha fatto notare che i magistrati
milanesi sono ancora in attesa di una sua risposta alle richieste di
estradizione per alcuni agenti della Cia, Mastella ha risposto: "Ci sara' una
risposta , mi pare evidente".



BERLUSCONI: SOLIDARIETA' A POLLARI SERVITORE DELLO STATO
"Esprimo la mia piena solidarieta’ al generale Nicolo’ Pollari, un autentico servitore dello Stato che merita la riconoscenza di tutti quelli che hanno a cuore la sicurezza del Paese". Lo ha affermato in una nota il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in merito alla richiesta di rinvio a giudizio dell’ex capo del Sismi Nicolo’ Pollari e di altre 34 persone tra cui il vicedirettore di ‘Libero’ Renato Farina, per la vicenda del sequestro dell’Imam di Milano, Abu Omar.
"Il generale Pollari - ha osservato Berlusconi - ha combattuto il terrorismo come pochi e in prima linea, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti gli italiani. Chiediamo al governo cosa intenda fare per proteggere coloro che come Pollari si sono battuti contro i terroristi, a tutela del buon nome della nostra intelligence e del prestigio internazionale dell’Italia".
www.forzaitalia.it/notizie/arc_9814.htm
5/12/2006



BONDI: RINVIO A GIUDIZIO DI POLLARI DISSOLVE LO STATO
"In seguito a iniziative giudiziarie come questa siamo di fronte al
dissolvimento dello Stato e della nazione". Lo ha affermato Sandro Bondi,
coordinatore nazionale di Forza Italia, dopo la richiesta di rinvio a giudizio
avanzata dalla Procura di Milano nei confronti dell’ex direttore del Sismi
Niccolò Pollari.
www.forzaitalia.it/notizie/arc_9813.htm
5/12/2006



CICCHITTO: SOLIDALI CON POLLARI COLPITO ALLE SPALLE
"Il rinvio a giudizio del generale Pollari era segnato in partenza perche’
costituiva lo scopo dell’indagine". Lo ha affermato l vicecoordinatore di Forza
Italia, Fabrizio Cicchitto, commentando la decisione della procura di Milano di
rinviare a giudizio l’ex responsabile del Sismi e il vicedirettore di ‘Libero’,
Renato Farina . "Tutto cio’ mette in evidenza che in Italia chi, da un livello
insieme istituzionale e assai esposto qual e’ la direzione dei servizi segreti,
guida la lotta al terrorismo va incontro al rischio di essere colpito alle
spalle. Al generale Pollari va la mia solidarieta"’.
www.forzaitalia.it/notizie/arc_9812.htm
5/12/2006

INES TABUSSO