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CORRIERE DELLA SERA
13 ottobre 2005
SU «LA7» / Cossiga loda l’attrice: Molière di oggi. Bocciato Travaglio
Sabina Guzzanti, match con Ferrara

MILANO - Hanno ricominciato da dove si erano interrotti. Lei: «Ricordi, mi hai dato della bambinaccia». Lui: «Sì, ma tu mi hai replicato con fetecchia». Sabina Guzzanti è tornata in tv, e ha scelto la trasmissione del suo «nemico» Giuliano Ferrara, Otto e mezzo , su La7, per presentare il suo film-documentario «Viva Zapatero!». L’attrice e il giornalista si erano lasciati con una lite furibonda, nel corso della quale lei gli aveva dato anche del «ciccione». Ma il clima, tra i due, adesso è apparso più disteso. Tra l’altro ieri Ferrara ha condotto da solo, per la prima volta, perché Gad Lerner, come ha spiegato il direttore de Il Foglio all’inizio della trasmissione, «festeggiava a casa la giornata dello Yom Kippur».
Poi, è partito il dibattito: in studio Sabina Guzzanti, in collegamento il senatore a vita Francesco Cossiga e il sindaco di Venezia Massimo Cacciari. Ferrara ha tentato in molti modi di provocare l’attrice, che però è riuscita a mantenersi sempre pacata. «La sua satira colpisce Berlusconi ma anche la sinistra», dice lui. Ma Guzzanti replica: «Io faccio satira sul potere. All’Ambra Jovinelli non ho mai fatto comizi, è stato solo un modo per esprimere idee che non potevo dire in tv». E ancora, sulla militanza. Ferrara: «Si sente il tuo spirito militante. Sei un po’ buffona e un po’ ribelle». Lei: «Nessuna militanza, faccio solo una battaglia per i diritti civili. E poi militante in che senso? Non porto voti a nessuno». Le critiche ad esponenti di sinistra come Violante e Petruccioli? Ferrara: «Hai detto che Petruccioli parla male». Guzzanti: «Ho detto? Lui parla male. Mica l’ho inventato io».
A questo punto è intervenuto Cossiga in difesa di Sabina Guzzanti: «Averle impedito di andare in tv è stata una debolezza del centrosinistra e del centrodestra. Sabina è di sinistra, radicale e libertaria. Sabina è come Molière, è come Shakespeare». Interviene anche Massimo Cacciari, e conferma la tesi: «I buffoni di Shakespeare rappresentano un’intera filosofia. Se non ci si schiera non ride nessuno». Poi, in risposta a un editoriale contro la sinistra radicale fatto da Lucia Annunziata, Guzzanti imita la giornalista, e recita una parodia dell’editoriale. Con un Giuliano Ferrara tra il divertito e il preoccupato.
Da Cossiga, poi, verso la fine, parte un duro attacco a Marco Travaglio, che definisce «un fascista di destra. È prepotente e sta sputando nel piatto dove ha mangiato finora». Interviene Cacciari: «Polemica penosa. Manca il diretto interessato». Ma si becca la sfuriata dell’ex presidente della Repubblica: «Cacciari, smettila con la tua spocchia da intellettuale».

Angela Frenda
INES TABUSSO