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JANNUZZI NON SCHERZA, STA DICENDO SUL SERIO: IL PROCURATORE CASELLI LASCI
PERDERE "quelle cinque righe della Cassazione" (ROBETTA) E TENGA INVECE PRESENTE,
PERCHE' QUESTO E' QUELLO CHE VERAMENTE CONTA, CHE "nessuno, ma proprio nessuno
considera Giulio Andreotti un "condannato" per mafia, e anzi tutti, ma proprio
tutti, continuano a santificarlo". E NON BASTA, PERCHE' "Andreotti in piu'
occasioni e' stato applaudito da tutti - dico tutti - i senatori" E "Incriminato,
fu abbracciato da Papa Wojtyla, da capi di Stato e uomini politici di ogni
continente".
BISOGNA AMMETTERLO: UNA SERIE DI PROVE A DISCARICO VERAMENTE IMPRESSIONANTE,
ANCHE SE, DOPO TUTTO, IL PAPA NON FA TESTO PERCHE' AVEVA ABBRACCIATO PURE
ALI AGCA. STRANO SOLO CHE L'AVVOCATO GIULIA BONGIORNO NON ABBIA VOLUTO AVVALERSI
DI UN MATERIALE COSI' SIGNIFICATIVO.




28/08/2005 - "IL GIORNALE", Pag. 9
LA VERA STORIA DI CASELLI INQUISITORE "PER CASO" DEL SENATORE ANDREOTTI
di: LINO JANNUZZI
www.difesa.it/files/rassegnastampa/050828/8BNW3.pdf



INES TABUSSO