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1. Mangiare carne è naturale.
Che sia o meno naturale, è da dimostrare. Che cosa significa poi, "naturale", in quale contesto, tempo e luogo?
Può essere naturale per alcune tribù primitive, ma, anche in questo caso, solo una piccola parte della loro dieta sarà basata sulla carne, mentre la parte più consistente sarà basata su frutta, radici, bacche, come è successo per i nostri progenitori (vedi sezione Veg*nismo nella storia).
Noi, però, stiamo parlando di qui e ora. Qui, nei paesi ricchi. Ora, nel mondo moderno. Cosa vi è di naturale nell'allevamento di animali, e nei macelli? E cosa vi è di naturale, nelle nostre vite?
Anche se l'uccisione di animali per cibarsi delle loro carni fosse naturale (ma non lo è, perché gli allevamenti intensivi e le catene di smontaggio sono quanto di meno naturale possa esistere sulla Terra), non vediamo motivi per aggrapparsi a questa "naturalità". Tiriamo in ballo il naturale solo quando ci fa comodo per giustificare le nostre abitudini? Possiamo anche farlo, ma non possiamo fingere che questo sia onesto e coerente.
La nostra è una scelta basata sull'etica, ma anche sulle ragioni ecologiste (eccola qui, la Natura. Vi sta a cuore? Non distruggetela con allevamenti intensivi!), sociali, e salutiste. In sostanza, a questa domanda abbiamo risposto su tre piani:
1. non ha alcuna importanza che sia naturale o meno se la scelta è etica;
2. il mangiar carne, così com'è fatto oggi, non ha assolutamente niente di naturale;
3. le nostre vite hanno ben poco di naturale, quindi, perché insistere su questo aspetto solo per tentare di giustificare una scelta carnivora?
Infine: se vi sta tanto a cuore la coerenza e la "naturalità" (a noi no davvero), seguite il consiglio dello scrittore Percy Shelley: "Chi difende il cibo animale dovrebbe costringersi a un esperimento decisivo per stabilirne la validità... lacerare le carni di un agnello vivo coi soli denti, e affondare la testa dentro i suoi intestini, estinguere la propria sete nel sangue fumante; quando, fresco di questa orribile azione ritornasse agli irresistibili istinti della natura che si ergerebbero in giudizio contro di essa, e dicesse, la Natura mi ha fatto per questo genere di lavoro. Allora, e solo allora, sarebbe coerente".
NB: Shelley era vegetariano. Anche Einstein. Anche Newton. Anche Byron. Anche la moglie di Shelley. Che invece lo fosse Hitler è falso.
PS: non l'ho specificato prima, ma io sn vegetariana da un anno. Per motivi etico/politici. Sto benissimo, non mi ammalo da un anno, manco un raffreddore, il mio sangue sta perfettamente. Mia madre tende all'anemia ed è vegetariana da 7 anni. Non ha carenze di ferro, si ammala raramente e sta perfettamente. Inoltre è una donna grandiosa (vabbè, la mamma è sempre la mamma :D)