Sanità, chiesta condanna per Vendola

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angelico
00giovedì 25 ottobre 2012 14:09
Un anno e otto mesi. E' questa la richiesta di condanna della procura per il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, in tribunale stamani a Bari, per l'udienza preliminare del processo in cui è imputato di abuso d'ufficio in concorso con l'ex direttore generale della Asl Bari, Lea Cosentino.

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La sentenza è attesa per oggi, e dovrebbe arrivare nel pomeriggio. La vicenda è quella della nomina di un primario che sarebbe stata favorita da Vendola. La stessa pena a un anno e 8 mesi è stata chiesta per Cosentino, ribattezzata dalla stampa Lady Asl. Inoltre, il medico che si ritiene danneggiato dalla scelta perorata da Vendola, Marco Luigi Cisternino, parte civile nel processo, ha chiesto la provvisionale sul risarcimento dei danni di 50mila euro per ciascuno dei due imputati.

Nell'udienza del 27 settembre scorso, Vendola aveva chiesto di essere processato con rito abbreviato. La stessa richiesta è stata avanzata oggi da Cosentino. Subito dopo l’istanza, i pubblici ministeri che rappresentano l’accusa, il procuratore aggiunto Lino Giorgio Bruno e i pm inquirenti, Francesco Bretone e Desirée Digeronimo, hanno chiesto
al gup di depositare altra documentazione sulla posizione dell’ex dg. I documenti riguardano i verbali di interrogatorio di Cosentino agli atti del processo in cui Cosentino è imputata con il senatore Alberto Tedesco e altre 31 persone.

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In aula anche i difensori dei due imputati, Massimo Roberto Chiusolo e Francesca Conte per Cosentino e Vincenzo Muscatiello per Vendola. I legali della manager Cosentino si sono opposti ricordando che, trattandosi di rito abbreviato, il giudizio va espresso sulla documentazione già presente allo stato degli atti. A questo punto il gup si è ritirato per decire sulla richiesta. Il processo riguarda la nomina del primario di chirurgia toracica dell'ospedale San Paolo, che sarebbe stato infuenzato da un intervento del governatore presso Lea Cosentino perché il posto fosse assegnato dallo specialista Paolo Sardelli.

Gli inquirenti contestano a Vendola di aver istigato l'allora dg Cosentino a riaprire i termini per la presentazione delle domande per accedere al concorso, con l' obiettivo - ritiene la Procura - di assicurare a Sardelli l'assunzione quinquennale. I fatti si riferiscono al periodo compreso tra settembre 2008 e aprile 2009.

In apertura di udienza l'accusa ha depositato ulteriore documentazione probatoria contenente I difensori si sono opposti perchè, trattandosi di un processo con rito abbreviato, non dovrebbero essere ammessi atti ulteriori rispetto a quelli depositati al termine dell'indagine. Il gup si è ora riservato di decidere. Alla ripresa, la parola passerà alle parti per la discussione.

(25 ottobre 2012) © RIPRODUZIONE RISERVATA


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