SURREALISMO

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vanni-merlin
00sabato 3 giugno 2006 01:09
SURREALISMO



Movimento letterario ed artistico nato a Parigi sotto l'impulso teorico di André Breton con la pubblicazione, nel 1924, del Primo Manifesto del Surrealismo. Mossi da motivazioni ideologiche primo ancora che estetiche - l'adesione al marxismo ne costituirà un tratto saliente - i surrealisti rifiutarono la nozione di autonomia dell'arte (l'art pour l'art) e concepirono l'attività artistica come mezzo per esprimere "il funzionamento reale del pensiero". L'arte deve essere il risultato dell'immediata corrispondenza tra inconscio e gesto poetico o pittorico: la coscienza non deve esercitare alcun controllo morale o razionale sui risultati finali, in ossequio a canoni estetici prestabiliti o a tabù. Perciò i surrealisti ricorrono al principio dell'automatismo psichico (preso a prestito dalla psicanalisi freudiana e adattato ai dominio della creazione artistica), e al sogno come luogo privilegiato in cui approdare a una "surrealtà" intesa quale "punto supremo" in cui tutte le contraddizioni trovano soluzione. La ricerca di un "modello puramente interiore" cui la pittura deve ubbidire trovò ispirazione in varie fonti: il simbolismo visionario di Moreau, l'effetto di straniamento degli interni metafisici di De Chirico, la radicalità dadaista e il ready-made di Duchamp, la spontaneità dell'astrazione lirica di Kandinsky, la valenza magica ed enigmatica dell'arte dell'Oceania, dell'Alaska e del Nuovo Messico, la creatività irrazionale dei malati mentali. Poiché l'obiettivo era di tradurre fattività dell'inconscio in termini plastici, una grande varietà di stili era ammessa. A tale scopo i surrealisti misero a. punto numerose tecniche inedite: il collage, il frottage (Ernst), la pittura automatica (Messsson, Mirò e Tanguy), i "quadri di sabbia" (Masson), i rayogrammes (Man Rey), la decalcomania (Dominguez), il fumage (Paalin). La poetica surrealista coinvolse anche altri artisti che, pur non aderendo ufficialmente al Surrealismo, ne furono comunque influenzati (Picasso e Klee). Alla fine degli anni '20 il movimento s'internazionalizzò sviluppandosi in Belgio (Magritte), in Cecoslovacchia e in Giappone. Durante la seconda guerra mondiale numerosi surrealisti emigrarono negli Stati Uniti, dove pittori quali Masson, Ernst e Matta influenzarono in modo determinante la pittura americana (Gorky e l'Espressionismo astratto). Dopo la guerra, rotture ed esclusioni, ma anche nuove adesioni, modificarono il profilo del gruppo. Va infine menzionata la particolare importanza accordata dai surrealisti all'attività espositiva, che si concretizzò in una serie di mostre internazionali, la prima tenutasi a Londra nel 1938 e l'ultima a Parigi nel 1966.



da: www.virtualart.it/correnti/surrealismo.htm

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