Ponzio Pilato docet

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Mala_Mela
00mercoledì 17 dicembre 2008 17:15
Elogio al menefreghismo: la lezione evangelica di Ponzio Pilato


Frequento un istituto tecnico commerciale che negli ultimi anni è soggetto ad una quantità sempre crescente di furti; lo scorso anno in numerose classi sono stati sottratti cellulare, soldi e lettori mp3, mentre quest'anno -per ben tre volte dall'inizio della scuola- la ruberia ha compreso cinture, scarpe, giacche costose e portafogli.
La prima volta che questo fatto si è verificato, gli studenti interessati si sono recati dal preside, chiedendo che venisse sporta denuncia almeno da parte della scuola. Il preside, uomo adorabile e dalla spiccata ironia, ha minimizzato la cosa concludendo il suo discorso con una frase illuminante: "Vi hanno rubato il cellulare? Magari lo ritrovate nell'uovo di pasqua!".
Eh già.
Sfortunatamente il fattaccio si è ripetuto ma nessuno, pare, si sia lamentato. Infatti pochi giorni dopo, per l’intero istituto, sono comparsi cartelli plastificati recanti la seguente scritta: “Il preside e il personale declinano ogni responsabilità per quanto concerne gli oggetti lasciati incustoditi nelle aule e negli spogliatoi”.

Ponzio Pilato docet, ma sorvoliamo.

Purtroppo, qualche giorno fa, io e i miei ‘colleghi’ ci siamo trovati nuovamente di fronte ad un furto: durante le ore di educazione fisica qualcuno si è introdotto negli spogliatoi femminili, facendo incetta di giacche, cappotti, portafogli, cellulari e lettori mp3.
In poco tempo la notizia ha fatto il giro della scuola ed io ed una mia amica abbiamo deciso di parlarne in classe, discutendone anche con i rappresentanti dell’ultima classe colpita da questi furtarelli.

[ok, sto arrivando al punto]

Abbiamo chiesto un’assemblea di classe, per iniziare nel nostro piccolo ad organizzarci contro questo problema, raccogliere proposte e sostegno.
Ed è successa una cosa che mi ha lasciata basita: la mia amica era appena andata alla cattedra per parlare, quando da un lato della classe si sono levate obiezioni come (scusate, lo metto in maiuscolo per rendere l’idea, anche se non sono state urlate) “E NOI COSA C’ENTRIAMO?”
“A ME NON HANNO MAI RUBATO NIENTE, CHISSENE FREGA!”
“NON è UN PROBLEMA MIO…”
“CHE SI ARRANGINO”
“LASCIATECI FUORI DA QUESTE STORIE”
“NON COINVOLGETEMI”.

NON COINVOLGETEMI?
NON è UN PROBLEMA MIO?!?

Ma stiamo scherzando?
Hanno più volte hanno rubato nel tuo istituto e tu, piccolo agglomerato di vuoto cosmico che non sei altro, dici che non è un problema tuo?!

Perché dobbiamo aspettare che le cosi capitino a noi, prima di preoccuparcene? La scuola è una comunità, è composta sì da singoli alunni, ma questi alunni formano una collettività: nessuno è chiuso da solo nella sua aula microscopica con il suo banchettino e la sua seggiolina!

Si è capito che dal preside non potrà venire nessun sostegno, nessun tipo d’aiuto: sinceramente, di andare da lui e sentirmi rispondere “Ti hanno rubato il portafogli? Magari lo trovi sotto l’albero di Natale” non ne ho voglia.
In più, lo scorso anno i colpevoli sono stati trovati ma NON è STATA SPORTA NESSUNA DENUNCIA. I due sono stati cacciati dalla scuola e se la sono cavata con una telefonata i genitori.
Genitori che ovviamente hanno risposto: “Eh, ma sono ragazzate!”.
Sì, ragazzate, intanto a me avevano rubato il portafoglio e ho dovuto fare una trafila assurda per riavere tutti i documenti. Mi è sparita la carta d’identità e per questo ho rischiato di non partire per la vacanza studio, buttando nel cesso un migliaio di euro.

Ora, voglio chiedervi: com’è possibile, di fronte a tutto ciò, dire così tranquillamente che questo problema non li riguarda?
Se il preside se ne lava le mani anche noi dobbiamo fare altrettanto?
Perché queste piccole stelline luccicanti d’idiozia che sono le mie compagne di classe (solo una parte, per grazia di Dio) vogliono aspettare che il furto capiti a loro, prima di riconoscere il problema?
Perché questo menefreghismo generale?
Perché mi dicono che IO sono strana se mi incazzo quando mi rubano le cose?
Siamo tutti d’accordo che rubare non è una bella cosa, allora perché soltanto in pochi si lamentano e cercano di darsi una mossa per migliorare le cose?
Perché gli altri, invece che aiutare, si limitano a demolirti e a ignorarti?

Perché?



…e intanto alle assemblee d’istituto si parla di come abbellire la scuola <3
Oh, che tenerezza.
Io appenderei al muro i disegnini fatti con le tempere a dita, voi?
elessar-enials
00mercoledì 17 dicembre 2008 19:05
Perché alla gente piace vivere in pace e avere meno problemi possibili.

Brutto a dirsi? Certo.
Reale? Anche.

Ad una persona non interessa la comunità, il mondo, la nazione, queste cose importano solo quando c'é da fare i grandi e grossi nel gruppo e nella massa. Se però ci si trova da soli... ecco che la gente ha paura che il suo piccolo universo venga distrutto o comunque coinvolto da cose pericolose.

Avete presente quello che dice Joker a Harvey Dent quando sono nell'ospedale a proposito delle persone? Ecco... non mi sento di dire che sia così sbagliato.
kiara_chan
00mercoledì 17 dicembre 2008 19:24
Per prima cosa, mi dispiace che tu sia rimasta coinvolta in una situazione simile. A mio parere i furti fra i banchi di scuola sono veramente meschini.
E, leggendo la tua storia, sono rimasta disgustata e sorpresa (ma neanche troppo) dalla reazione del preside e dei tuoi compagni.
Non sei strana perché ti arrabbi giustamente, sono strani coloro che rimangono indifferenti ad una serie di furti considerevole.
Primo fra tutti il preside: la scuola è sotto la SUA direzione, è lui che deve risolvere i problemi, dalle macchinette senza merendine ai furti. E fare dell’ironia trovo che sia veramente il migliore dei modi per dimostrare quanto è incapace.
Così come coloro che dicono “tanto non ci interessa”: quando poi ruberanno a loro, verranno da voi a chiedervi, forse in lacrime, di fare qualcosa. E il bello è che queste persone solo quelle che, durante le discussioni di diritti civili e quant’altro, annuiscono e affermano che anche loro farebbero qualcosa in situazioni difficili.
A mio parere sono ancora infantili, non riescono a concepire come la situazione sia grave, né capiscono che bisogna aiutare e non sminuire le persone. Forse prendono tutto come un gioco, come le prove di evacuazione in cui sai per certo che non rischi di finire abbrustolito, e si divertono a minimizzare la situazione prendendo poco seriamente le parole di chi veramente si interessa della questione.
Anche nella mia scuola, l’anno scorso, vi erano stati un paio di furti, limitati alle classi superiori. Siamo in quattro gatti, due sezioni in tutto, un colpevole non avrebbe tardato a venir fuori. Eppure, da quel che so, di quelle quaranta persone di quarta e quinta, solo tre o quattro hanno protestato.
L’esito? Non lo so, il silenzio è calato dopo appena una settimana e la faccenda è stata dimenticata.


…e intanto alle assemblee d’istituto si parla di come abbellire la scuola <3
Oh, che tenerezza.
Io appenderei al muro i disegnini fatti con le tempere a dita, voi?



Tempere? Io consiglierei sangue, sarà che sono troppo macabra…
Comunque non stupirti: l’anno scorso la nostra scuola era occupata da un bel cantiere tuttora stabile nell’edificio scolastico, i terrazzi erano pieni di calcinacci e sedie rotte, nei bagni si respirava tabacco, e nelle assemblee di cosa si parlava? Di dipingere le porte dei bagni di rosa. Che gioia.

In conclusione, ribadisco che mi dispiace tu ti trovi in una situazione simile, secondo me dovresti continuare a lottare, magari chiedendo l’aiuto di altre vittime di furti.

Questo è tutto, mi eclisso.

P.S. : quoto ciò che ha detto elessar-enials.
Jack8321
00mercoledì 17 dicembre 2008 22:37
Prima di tutto, se io fossi un genitore di un ragazzo vittima di uno di questi furti, denuncio il furto e la scuola per mancata vigilanza.
Poi penso che lettori Mp3 e capi d'abbigliamento costosi stiano meglio a casa, propio evitare tali spiacevoli fatti.

Bisogna dare ragione a elessar-enials quando dice che la gente vuole avere meno grane possibili, ma propio questo atteggiamento menefreghista aumenta la possibilità di essere poi vittima in futuro di queste "ragazzate" che, alla fine, "ragazzate" non sono.
DevilJina
00giovedì 18 dicembre 2008 10:27
Fortunatamente nel mio liceo non succedono stè cose...
Comunque dalle lementari alle media me ne sono successe un sacco; forse non mi hanno mai rubato cellualre o mp3, ma ti posso dire che, alle superiori, nel giro di tre giorni, mi rubarono gomma, borsellino dierio e, sorpresa delle sorprese, anche la merenda[SM=g7564]
Il colpevole non è mai stato trovato, però il vicepreside ci diede la chiave dell'aula, così almeno le nostre cose sarebbero state più al sicuro.

In ogni caso se il preside si ostina con le sue stupide frasi, e i tuoi compagni se ne fregano altamente(cosa che io non riesco a concepire) ti consiglierei di parlare di questa situaizone con i rappresentanti d'istituto, ALMENO loro dovrebbero combattere per cercare di porre fine alla situazione

In quanto ai tuoi compagni, fai benissimo a dire che sono degli stupidi menfreghisti, visto che la situazione, anche se indirettamente perchè non hanno mai subito furti, riguarda anche loro. E siccome io sono sempre più convinta che una classe è una piccola società all'interno della scuola, tutti i membri dovrebbero combattere per il "torto" che hanno subito due loro compagne di classe. Capisco che non si può essere tutti daccordo, ma il disinteressamente collettivo lo trovo assurdo...
ReaderNotViewer
00giovedì 18 dicembre 2008 10:42
Perché vi meravigliate? Negli ultimi decenni è stato fatto di tutto - e ripeto di tutto - per cancellare ogni traccia di senso civico e di solidarietà collettiva dalla società italiana, è ovvio che questi siano i risultati.
Mala_Mela
00giovedì 18 dicembre 2008 16:10

Ad una persona non interessa la comunità, il mondo, la nazione, queste cose importano solo quando c'é da fare i grandi e grossi nel gruppo e nella massa. Se però ci si trova da soli... ecco che la gente ha paura che il suo piccolo universo venga distrutto o comunque coinvolto da cose pericolose.


Ad una persona può anche non interessare, ma si dovrebbe rendere conto che così facendo prima o poi il suo piccolo universo verrà sconvolto ancora di più. Non è meglio prevenire che curare?



In conclusione, ribadisco che mi dispiace tu ti trovi in una situazione simile, secondo me dovresti continuare a lottare, magari chiedendo l’aiuto di altre vittime di furti.


E' proprio quello che ho fatto oggi... e alla fine una delle ragazze che ieri se ne fregavano ha pure cercato di prendersene il merito -___-
Ora abbiamo alzato un polverone e stiamo facendo una petizione per installare telecamere nel corridoio degli spogliatoi e cambiare le porte^^



Prima di tutto, se io fossi un genitore di un ragazzo vittima di uno di questi furti, denuncio il furto e la scuola per mancata vigilanza.
Poi penso che lettori Mp3 e capi d'abbigliamento costosi stiano meglio a casa, propio evitare tali spiacevoli fatti.

Bisogna dare ragione a elessar-enials quando dice che la gente vuole avere meno grane possibili, ma propio questo atteggiamento menefreghista aumenta la possibilità di essere poi vittima in futuro di queste "ragazzate" che, alla fine, "ragazzate" non sono.


Per quanto riguarda i vestiti costosi, c'è chi li ha e chi non li ha: chi li ha -ovviamente- non li compra per indossarli in casa... idem per i lettori mp3. Un lettore mp3 nasce per permettere di ascoltare musica al di fuori delle mura domestiche, è ovvio che venga usato in pullman o mentre si aspetta di entrare a scuola.
Poi rubano anche i libri, tanto varrebbe andare a scuola a mani vuote :(



In ogni caso se il preside si ostina con le sue stupide frasi, e i tuoi compagni se ne fregano altamente(cosa che io non riesco a concepire) ti consiglierei di parlare di questa situaizone con i rappresentanti d'istituto, ALMENO loro dovrebbero combattere per cercare di porre fine alla situazione


Scusa, però mi viene da sorridere amaramente pensando ai NOSTRI rappresentanti d'istituto.
Eletti solamente per la loro bella faccia eh <3
Non sto scherzando. Le motivazioni sono "Votiamo Tizio e Caio perchè sono fighi, sono belli, li conoscono tutti, li vedo tutti i sabato sera in discoteca, sono "stra simpa", etc etc".
Fortunatamente tra tutti, ce n'è almento uno con due dita di cervello, altrimenti non avrei saputo dove sbattere la testa!
Se il polverone non veniva alzato, gli altri pensavano solo alle feste -natale e fine anno-, a che musica fare alle feste, a come finanziare le feste, a come decorare la scuola per le feste e a come abbellire l'atrio. Stop.
Parlare di argomenti seri? Ma per favore >__<



In quanto ai tuoi compagni, fai benissimo a dire che sono degli stupidi menfreghisti, visto che la situazione, anche se indirettamente perchè non hanno mai subito furti, riguarda anche loro. E siccome io sono sempre più convinta che una classe è una piccola società all'interno della scuola, tutti i membri dovrebbero combattere per il "torto" che hanno subito due loro compagne di classe. Capisco che non si può essere tutti daccordo, ma il disinteressamente collettivo lo trovo assurdo...


Per fortuna il disinteresse non è collettivo, ma ci sono comunque dei nutriti gruppi che se ne sbattono altamente!
A fare quello che dici tu, loro proprio non ci arrivano.



Perché vi meravigliate? Negli ultimi decenni è stato fatto di tutto - e ripeto di tutto - per cancellare ogni traccia di senso civico e di solidarietà collettiva dalla società italiana, è ovvio che questi siano i risultati.


Però è demoralizzante per chi nel senso civico e nella solidarietà collettiva ancora ci crede. Io sono in classe con loro, respiro la loro aria, magio le stesse merendine e seguo le stesse lezioni: perchè a me importa e a loro no?
elessar-enials
00giovedì 18 dicembre 2008 20:54
Re:
Mala_Mela, 18/12/2008 16.10:


Ad una persona non interessa la comunità, il mondo, la nazione, queste cose importano solo quando c'é da fare i grandi e grossi nel gruppo e nella massa. Se però ci si trova da soli... ecco che la gente ha paura che il suo piccolo universo venga distrutto o comunque coinvolto da cose pericolose.


Ad una persona può anche non interessare, ma si dovrebbe rendere conto che così facendo prima o poi il suo piccolo universo verrà sconvolto ancora di più. Non è meglio prevenire che curare?


Certo che è meglio. Ma te devi capire che questo la gente non lo capisce. E' meglio, si, ma non è la realtà.

_Mallow_
00giovedì 18 dicembre 2008 22:31
Quoto Kiara_chan in pieno, quell' Essere non è degno di essere chiamato a dirigere una scuola. Se facesse il suo lavoro con un minimo di serietà dovrebbe cominciare a pensare ad una soluzione. Chissà, magari gliela porta la befana(!)
Anche perchè, è la sua scuola a farsi una cattiva fama. Ma da quanto posso capire, dubito che gli importi, ahivoi.
Ed intelligentissima la mossa dei cartelli che declinano le responsabilità. Come se la vostra scuola fosse una piscina.
Perchè nessuno vi aiuta?
Perchè siamo diventati ( parlo in generale, non voglio offendere nessuno tantomento te, che te lo sei preso a cuore e meriti certamente una lode) tutti dei gran menefreghisti. Gli hanno rubato il cellulare? Beh, mica è successo a me. le hanno fregato la giacca,il portafogli? Oh, che sfiga.
Magari a qualcuno dispiace, ma poi non fanno nulla di concreto, quando è il momento, per impedire questi furti.
Forse non vogliono turbare "l' equilibrio del loro perfettissimo mondo".
E, piccolo commento di ammirazione, quella delle telecamere è una genialata.
Ma le pagherà la vostra scuola, vero?
Non è giusto che siate voi a pagare.


Mala_Mela
00giovedì 18 dicembre 2008 22:46
Re:
_Mallow_, 18/12/2008 22.31:

Quoto Kiara_chan in pieno, quell' Essere non è degno di essere chiamato a dirigere una scuola. Se facesse il suo lavoro con un minimo di serietà dovrebbe cominciare a pensare ad una soluzione. Chissà, magari gliela porta la befana(!)
Anche perchè, è la sua scuola a farsi una cattiva fama. Ma da quanto posso capire, dubito che gli importi, ahivoi.


Putroppo la parte della "cattiva fama" è l'unica che importa. Hanno accettato le telecamere a condizione che questa storia non esca dalla scuola perchè "poi gli studenti ci rimangono male".
Si, lo so, sono motivazioni stupide, ma cosa si può fare con un uomo del genere? ;___;

_Mallow_, 18/12/2008 22.31:


Ed intelligentissima la mossa dei cartelli che declinano le responsabilità. Come se la vostra scuola fosse una piscina.
Perchè nessuno vi aiuta?
Perchè siamo diventati ( parlo in generale, non voglio offendere nessuno tantomento te, che te lo sei preso a cuore e meriti certamente una lode) tutti dei gran menefreghisti. Gli hanno rubato il cellulare? Beh, mica è successo a me. le hanno fregato la giacca,il portafogli? Oh, che sfiga.
Magari a qualcuno dispiace, ma poi non fanno nulla di concreto, quando è il momento, per impedire questi furti.
Forse non vogliono turbare "l' equilibrio del loro perfettissimo mondo".
E, piccolo commento di ammirazione, quella delle telecamere è una genialata.
Ma le pagherà la vostra scuola, vero?
Non è giusto che siate voi a pagare.


Sì, penso che paghi la scuola, anzi, spero!
Jack8321
00giovedì 18 dicembre 2008 22:56


Prima di tutto, se io fossi un genitore di un ragazzo vittima di uno di questi furti, denuncio il furto e la scuola per mancata vigilanza.
Poi penso che lettori Mp3 e capi d'abbigliamento costosi stiano meglio a casa, propio evitare tali spiacevoli fatti.

Bisogna dare ragione a elessar-enials quando dice che la gente vuole avere meno grane possibili, ma propio questo atteggiamento menefreghista aumenta la possibilità di essere poi vittima in futuro di queste "ragazzate" che, alla fine, "ragazzate" non sono.


Per quanto riguarda i vestiti costosi, c'è chi li ha e chi non li ha: chi li ha -ovviamente- non li compra per indossarli in casa... idem per i lettori mp3. Un lettore mp3 nasce per permettere di ascoltare musica al di fuori delle mura domestiche, è ovvio che venga usato in pullman o mentre si aspetta di entrare a scuola.
Poi rubano anche i libri, tanto varrebbe andare a scuola a mani vuote :(



Per questo bisognerebbe partire con le denunce bypassando il preside, che si deve beccare una denuncia per mancata vigilanza, perchè è sua la responsabilità di vigilare e far vigilare.
Ben vengano le telecamere, ma le voci corrono e la scuola si sarà, ormai, fatta la nome di luogo poco sicuro e la colpa è anche del preside, che non può lavarsi le mani in quel modo.
Trevor-CH
00domenica 21 dicembre 2008 16:08

Ad una persona non interessa la comunità, il mondo, la nazione, queste cose importano solo quando c'é da fare i grandi e grossi nel gruppo e nella massa. Se però ci si trova da soli... ecco che la gente ha paura che il suo piccolo universo venga distrutto o comunque coinvolto da cose pericolose.


Ormai l'idea di comunità salta fuori solo quando tu stesso hai bisogno di aiuto. Allora ci si ricorda che siamo tutti parte di una comunità, ci si ricorda della solidarietà. Fino a che il tuo bisogno non si estingue.

Perché vi meravigliate? Negli ultimi decenni è stato fatto di tutto - e ripeto di tutto - per cancellare ogni traccia di senso civico e di solidarietà collettiva dalla società italiana, è ovvio che questi siano i risultati.


Non solo in quella italiana, temo. Qui è forse un po' più dura da fare, ma lo si sta facendo. Per fare un esempio, mesi fa si discusse sul reintrodurre l'insegnamento della civica alle scuole medie, e
c'era chi cercava di far passare l'idea che fosse un qualche tipo di minaccia.
I Romani dicevano "Divide et impera"...

Però è demoralizzante per chi nel senso civico e nella solidarietà collettiva ancora ci crede. Io sono in classe con loro, respiro la loro aria, magio le stesse merendine e seguo le stesse lezioni: perchè a me importa e a loro no?


Non conosco i perché, ma c'è chi cresce con un'attitudine a pensare anche alla comunità (perché, nella giusta misura, si deve pensare sia a sé stessi che agli altri attorno a noi) e chi no. Per paura, menefreghismo, opportunismo; ce ne sono di motivi, e non necessariamente tutti condannabili.
gwinRiddle
00lunedì 29 dicembre 2008 17:48
Più leggo certe cose, più mi convinco di essere stata fortunata.
Della mia scuola (un Istituo d'arte, immaginate voi) è stato detto di tutto e di più ("Non fate un cavolo", "Che gente che ci va, con quei capelli/vestiti/altro", eccetera), però, sarà che era una succursale e quando sono entrata io in prima credo a stento si arrivava alle 60 persone tra studenti e personale scolastico, ma quelle rarissime volte che sono successi fatti simili non c'è stato un atteggiamento simile. O_O
La mia scuola, forse proprio perché piccola, è sempre stata molto unita, nel bene o nel male; avevamo un ottimo rapporto sia tra di noi alunni sia con i professori e col vice-preside. (Relativamente col preside di turno, in cinque anni è cambiato tre/quattro volte.)

Mah.
Mi dispiace per tutto ciò. :(
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