Piano di intervento per Roma.

Definiti gli interventi per attentati con esplosivo, armi chimiche o batteriologiche. Insediato un gruppo interforze. Roma affidata a un comitato di crisi .
“Ordine e sicurezza” in seduta permanente. Istruzioni per le emergenze
di DAVIDE DESARIO
Un comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza permanente. Per aggiornare il piano di difesa civile di Roma. Si è riunito ieri mattina a Palazzo Valentini. E si riunirà anche questa mattina alle 10 e nei giorni successivi fino ad approvare definitivamente i cambiamenti delle procedure da attivare in caso di attacco terroristico “convenzionale” (con esplosivo) oppure chimico o battereologico. La prima versione del piano venne redatta dopo la strage dell’11 settembre. Ma in questi giorni gli esperti della prefettura l’hanno aggiornato alla luce delle novità e delle indicazioni che emergono dagli attacchi portati alla metropolitana londinese e alle località turistiche del Mar Rosso. Venerdì sera l’hanno consegnata ai responsabili di polizia, carabinieri, Guardia di Finanza e Campidoglio . Si tratta di un piano dettagliatissimo (52 pagine) che indica ad ogni soggetto cosa debba fare in base al tipo di attentato all’obiettivo colpito. Per questa ragione sono stati redatti anche sei piani “settoriali” suddivisi in base alla categoria di obiettivo: sedi istituzionali, luoghi di culto, monumenti, uffici pubblici, luoghi di ritrovo e divertimento e soprattutto reti di trasporto e infrastrutture. Per ogni piano c’è un esempio nei minimi particolari. Come si deve comportare il dirigente di polizia e dove devono essere portati i feriti più gravi in caso di attacco al Colosseo, oppure come modificare la viabilità per agevolare l’arrivo dei mezzi di soccorso se invece ad essere colpita dovesse essere la basilica di San Pietro. Un vero e proprio manuale d’istruzioni che specifica, passo dopo passo, all’agente di stazione, e al dirigente centrale del traffico della società Met.Ro cosa fare se è stata presa di mira la stazione Termini piuttosto che quella di Tiburtina : fermare i treni, chiudere i tornelli di accesso alle banchine, interrompere il sistema di ventilazione. Tra le novità anche il protocollo tra le guardie giurate che presidiano le 49 stazioni della metropolitana e i responsabili delle forze dell’ordine. In questi giorni la società Met.Ro ha potenziato del 25% le ore di vigilanza presso le stazioni della linee A e B: la centrale operativa della stazione Termini resterà in funzione 24 ore su 24. Da oggi, invece, inizierà la sostituzione delle serrature di tutti i cancelli di accesso alle stazioni della metropolitana. Secondo il piano di difesa civile in caso di attentato tutti i responsabili delle forze dell’ordine e dei soccorsi devono raggiungere la sala operativa della questura di Roma, in via San Vitale, l’unica dotata in un sistema di telecamere in grado di tenere sotto controllo i punti nevralgici della città. Il coordinamento è affidato al prefetto di Roma, Achille Serra. Restano ancora da definire due questioni. La prima riguarda l’esercitazione che il comitato provinciale intende fare entro la fine di agosto con il coinvolgimento anche dei cittadini ma si attende l’autorizzazione del ministero dell’Interno. Probabilmente il nodo sarà sciolto tra giovedì e venerdì durante una riunione al Viminale.
La seconda questione riguarda il “vademecum” da distribuire ai cittadini per fornire le informazioni basilari su come comportarsi in casi di attentato: la realizzazione spetterà al Comune. Il Messaggero, Martedì 26 Luglio 2005

Esperti...della Prefettura che l'hammo consegnata a Polizia, Carabinieri, etc. Vuol dire che, ad esempio, il Questore non ha partecipato alla stesura del piano ???
E quella del "protocollo tra guardie giurate e i responsabili delle forze dell'ordine" che significa ? Qualcuno ne sa qualcosa e può spiegarla meglio ???
Da ultimo, una piccola "cattiveria". Una bella vetrina per qualcuno, eh ???!!! Sempre in prima linea. Si, davanti alle telecamere. Se non ce la fa stavolta, arriva la pensione.