PAGANESIMO SUMERO: Inanna, la Liberatrice

Da tantissimo tempo dovevo aprire questa discussione su Inanna, ma le cose su di lei erano e sono talmente tante che non ho mai saputo da dove iniziare... ora che sto leggendo il libro su di lei, basato sugli Inni scritti dalla Gran Sacerdotessa Enheduanna, vissuta nel 2300 a.C. ho trovato un punto di partenza che racchiude anche tutte le altre infinite sfaccettature della Dea, come Dea di Libertà infinita e quindi di Tutto.
Questo pezzo, tratto dal testo "Inanna, Signora dal cuore immenso", di Betty De Shong Meador, edito in italiano (da pochissimo) dalla Venexia, è meraviglioso e profondamente... liberatorio!

"A differenza della coppia An e Ki (cielo e terra, maschio e femmina), Inanna è una divinità singola in cui si raccolgono le coppie opposte della creazione.
(...)Interamente dea di guerra e distruzione, è anche dea dell'amore. I re la rivendicano come loro sposa e si uniscono a lei nel rituale della ierogamia.
(...) Inanna è dea dell'amore ma non appartiene a nessuno.
(...) L'essere donna non è un impedimento per questa dea. Si appropria della mascolinità e procede nel dominio maschile. Lei è un guerriero; si lancia in battaglia. Si veste con abiti androgini, un mantello da regina, una collana di corniola, fiamme di fuoco dipinte sulla fronte, una mazza a sette teste in pugno. Tramuta persino gli uomini in donne, le donne in uomini. Abbraccia l'androginia "inventando", come dice la poetessa [Enheduanna], il rituale del rovesciamento della testa, in cui prende una donna, le dà un emblema maschile di potere, una mazza, e la unge ritualmente come sacerdotessa estatica. Questa sacerdotessa si unisce nel tempio di Inanna alle altre presenti, la cui sessualità confonde i confini dei generi.
Le celebrazioni cultuali di Inanna erano selvagge e giocose, piene di canzoni e di danze. Erano occasioni per farsi beffe dell'ordine sociale. Erano baldorie che incoraggiavano comportamenti scandalosi. S. N. Kramer suggerisce che queste celebrazioni fossero connesse al rituale della ierogamia 'uno dei principali componenti del culto di Inanna ... caratterizzato da un comportamento orgiastico ed estatico (...)
Tra questi (partecipanti) troviamo prostituti uomini con speciali acconciature con nastri, prostitute sacre di vari tipi note come ierodule; uomini e donne che indossavano cinture per le spade e lance; devoti che abbigliavano il loro lato destro con abiti femminili e il lato sinistro con abiti maschili; kugarra che maneggiavano spade; adoratori che continuavano a far gocciolare sangue dalle loro spade insanguinate - per citare solamente coloro le cui funzioni e i cui comportamenti sono comprensibili'

A livello cosmico, Inanna toglie il terreno sotto ai piedi alle nostre credenze su ordine e principi; lei è (...) colei che rammenta che culture, regole, tradizioni e ordine sono costruzioni dell'umanità. La società irrigidisce le possibilità in leggi e usanze per consentirci di vivere insieme. Inanna ci ricorda che questi non sono che prodotti della mente. In fondo, tutto è possibile.
(...) E' una dea non domata dall'ordine sociale. E' il pensiero impensabile, che ci rammenta costantemente che ciò che sembra bloccato fisso di certo non lo è.
(...)
Il profondo significato incarnato da Inanna si sviluppò storicamente nel IV millennio a. C. accanto ad un ordine sociale, economico e di governo a dominanza maschile. Le regole dei re tendevano verso un autoritarismo che richiedeva ai cittadini di obbedire a strutture e costumi di classe gerarchica (...). Inanna introdusse il disordine cosmico e la disobbedienza. (...)
Inanna ci porta a confrontarci con noi stessi. E' sempre presente la questione delle scelte, di come vivere la propria vita. (...)
Prendere Inanna sul serio è guardare in faccia la possibilità di aumentare la nostra libertà.
(...) La presenza di Inanna ci attira nel regno della vita interiore.
(...) Enheduanna fu la prima a comprendere la sfida del vivere come devota di Inanna."

L'immensa libertà di Inanna, lo sconvolgimento, la stessa "gioiosa follia" che viene descritta nelle seguaci di Dioniso in Grecia, è ciò che Lei ci ricorda e ci aiuta a coltivare.
Si può parlare a lungo di lei, del fatto che sia la Dea del Cielo stellato, dell'Oltretomba, di tutti i me (le arti e i poteri divini), della Guerra e dell'Amore, della Vita e della Morte, della Creazione e della Distruzione... si può parlare per giorni e giorni... eppure sarebbero forse solo parole che cercano di descrivere qualcosa che, fissato con gli occhi della mente, resta lontano, resta là dov'è...
Ma Inanna è qui, è dentro, è nella Libertà totale ed infinita, è nella Gioia profonda che apre le porte a tutte le possibilità esistenti e non.
Inanna è la Liberatrice e solo tramite la Liberazione da tutti gli schemi, da tutti i pensieri e i prodotti mentali la si può abbracciare... non come qualcosa di lontano e irraggiungibile, ma come qualcosa che è qui e che esiste da sè... qualcosa nei confronti del quale sta a noi aprirci... perchè Lei c'è.

Enheduanna ha scritto molto su Inanna, la sua amatissima Dea... tra le prime parole che le rivolge ella la chiama
"Figlia più antica della Luna"... ed è come se Inanna fosse quella parte che vive in noi che è la Figlia della Luna, la Figlia della Grande Madre e Grande Madre stessa... Colei da cui dobbiamo prendere esempio e che dobbiamo imitare fino a diventare o ri-diventare lei... ovvero ciò che noi siamo realmente.
Enheduanna è Maestra perchè lei tramite l'Amore sacro e la vera Hierogamia, ovvero l'unione intima della Donna con la Dea (donna o uomo non fa differenza) è forse diventata una scheggia di Inanna stessa...
Ma su Enheduanna parleremo di certo in una discussione tutta sua.

Ecco cosa, secondo me, valeva la pena di dire più di ogni altra cosa su Inanna... ciò che non resta lontano ma che ci lega a lei e ce la rende profondamente e intimamente accessibile... la Scala dorata che ci permette di salire fino a raggiungerla... la Dea che ci insegna qualcosa perchè interagisce con noi, vicina, interna, costantemente presente.

Bacini
Violet