(dal Tempio della Ninfa)
Sabato, 01 Settembre 2007
Da quando la mia memoria ha la percezione della sua infanzia, ho portato dentro di me questo antico richiamo.
Ora lascio che scaturisca libero fuori da quella gabbia che finora è stata la mia anima.
O Madre,
ventre caldo in cui esisto da sempre
in cui tornerò per rinascere,
dolce Signora,
tenera fanciulla,
saggia regina,
ascolta il mio canto.
Vengo a te senza più le mie vesti,
spoglia di ciò che fui,
perchè la luce opalescente del tuo volto perfetto
rischiari la mia pelle,
carezzi i capelli,
scenda nell'anima,
guidi i miei occhi.
Dinanzi a te,
Signora e Sovrana della Vita e della Morte,
tutto s'acquieta,
tutto si spoglia,
così che il cuore pulsante della vita stessa
emerga imperioso.
Tu sei dentro di me, Madre,
tu sei dentro di me,
insegnami a trovarti,
insegnami a parlarti,
mia Signora
perché venendo a te io trovi non più
e non solo me stessa
ma possa ritrovarmi
e riconoscermi
nei tuoi occhi e nella tua luce,
come in una rinascita.