FINALMENTE UNA BELLA RECENSIONE!!!

leggetevi questa.. finalmente qualcuno che capisce qualcosa..




Incubus
Live a Milano - 4 Maggio 2004
(MAZDAPALACE)


di god am (marco)



Come nel precedente concerto che avevo visto degli Incubus, a Milano piove ininterrottamente, ma il Mazda Palace si riempie piano piano sempre più. Appena entrato salgono sul palco gli Hundred Reasons, band emergente che scarica sulla folla milanese un rock pieno di energia facendo notare a tutti che non si faranno dimenticare tanto presto. Il loro live-set dura circa una quarantina di minuti, il cantante Colin Doran, urla a squarciagola con tutta la sua violenza nel microfono i brani del nuovo "Shatterproof is not a challenge", disco splendido. Finita la loro esibizione, la crew sistema il palco per gli Incubus che puntualissimi si presentano sul palco aprendo il loro show con un'infuocata "Megalomaniac". Brandon Boyd vocalmente è in formissima, non sbaglia un colpo, forse un po' troppo fermo sul palco come d'altronde il resto della band. Via via susseguono (in sequenza sparsa) a suon di rock "A crow left of the murder", "Here in my room", "Wish you were here", "Just a phase" e il super singolo "Drive" eseguita in versione "soft". La band si diverte anche ad agganciare tra un brano e l'altro alcuni spezzoni di "do do do-da da da" dei Police e "When doves cry" di Prince.
Le botte più violente arrivano assieme ai brani di "S.C.I.E.N.C.E." e "Make Yourself", senza però eseguire la favolosa "Pardon me", altro singolone fortunatissimo dell'album "Make Yourself". "Circles", "Sick sad little word" e "Priceless" non fanno altro che migliorare lo show già abbastanza equilibrato e puntigliosamente ben scandito anche da un solo di batteria durato circa 8 minuti. Il nuovo bassita Ben Kinney (ex The Roots), si dimostra all'altezza della band, facendo rimpiangere però in alcuni (forse troppi) episodi il vecchio e stratosferico Dirk Lance.
Un concerto splendido ancora una volta per questa band californiana che ormai ha raggiunto l'apice del successo, grazie (oltre che a un cantante e frontman straordinario) a canzoni immediate e musicisti eccellenti.


god am (marco)