E poi la chiamano cultura - quello che i giornalisti pensano delle fanfiction

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(Gaea)
00lunedì 14 maggio 2012 12:36
La Repubblica, 6 Maggio 2012

Articolo che mi ha leggermente irritata e che trovate qui


Io l'ho trovato per caso e mi sto ancora rodendo il fegato, dato che una qualsiasi decenne dotata di cervello avrebbe potuto trovare su Internet informazioni più complete di questa giornalista.

"chiunque diventa autore senza particolare vergogna..." scrive.
Vero, c'è parecchia feccia nel mondo delle fanfiction. Ma credo che chi ha la fortuna, più che il talento, di farlo di professione, non dovrebbe sparare a zero su un mondo che sforna anche un sacco di talenti.

Voi che ne dite?
Reiko_Artemis
00lunedì 14 maggio 2012 14:00
Penso che, visti gli svarioni che fanno i giornali, dal pescare video random su youtube costruendoci una storia (e magari si credono pure tanto furbi) agli errori grammaticali (il piuttosto che usato come avversativo, per esempio. Mai visto uno stupro dell'italiano più esteso...), fino alla punteggiatura messa allegramente qui e là senza senso (la famosissima virgola fra soggetto e verbo...), passando ovviamente per il comunissimo sparare a zero sulle cose senza conoscerle ("In rule of rose seppelliscono viva una bambina!!!111!" "Kenshiro uccide la gente tirandogli contro le pietre da sopra un cavalcavia!!11!!"), si può dire che, al contrario, chiunque può improvvisarsi giornalista senza alcuna vergogna.
Peccato che le ff siano gratuite e non pretendono di fare informazione, quindi nessuna ficwriter deve perseguire alcuna etica se non il regolamento del sito in cui pubblica.
hotaru.
00lunedì 14 maggio 2012 19:43
La "giornalista" in questione ha mescolato un sacco di roba in gran calderone, secondo me. Dalle origini storiche della fanfic, al cosplay, alle doujinshi, che pur essendo sfaccettature dello stesso fenomeno non sono necessariamente legate. Avete notato poi l'errore? Definisce "yuri" e "shoujo-ai" storie gay con protagonisti maschi, quando è tutto il contrario, ossia "yaoi" e "shounen-ai". Un po' più di informazione non guastarebbe, è il solito caso di chi vuole usare parole di una lingua che non conosce e non si informa come dovrebbe.
Ciò che più mi stupisce è che costei abbia scritto un libro (o più, a quanto sembra): se nel saggio breve ai tempi della maturità avessi fatto dei collegamenti del genere, saltando di palo in frasca in questo modo, non credo sarei arrivata alla sufficienza.
Ma in fondo, come dice lei, su Internet si trova proprio di tutto.
(Gaea)
00lunedì 14 maggio 2012 20:46
Re:
hotaru., 14/05/2012 19:43:

La "giornalista" in questione ha mescolato un sacco di roba in gran calderone, secondo me. Dalle origini storiche della fanfic, al cosplay, alle doujinshi, che pur essendo sfaccettature dello stesso fenomeno non sono necessariamente legate. Avete notato poi l'errore? Definisce "yuri" e "shoujo-ai" storie gay con protagonisti maschi, quando è tutto il contrario, ossia "yaoi" e "shounen-ai". Un po' più di informazione non guastarebbe, è il solito caso di chi vuole usare parole di una lingua che non conosce e non si informa come dovrebbe.
Ciò che più mi stupisce è che costei abbia scritto un libro (o più, a quanto sembra): se nel saggio breve ai tempi della maturità avessi fatto dei collegamenti del genere, saltando di palo in frasca in questo modo, non credo sarei arrivata alla sufficienza.
Ma in fondo, come dice lei, su Internet si trova proprio di tutto.




ma infatti è stato proprio quel miscuglio di informazioni sbagliate che mi ha sconvolta all'inizio... poi, sono andata a cercarmi chi è e che cosa ha scritto: lì è scattata la tristezza... mi sono sentita quasi derisa da Moccia
hotaru.
00lunedì 14 maggio 2012 21:20
Che poi la mia domanda è: l'hanno anche pagata per scrivere quell'abominio? Immagino di sì, purtroppo.
Blackvirgo
00lunedì 14 maggio 2012 22:41
Peccato che non si potesse rispondere... sennò che massacro ne avremmo fatto!
La cosa assurda è che questo articolo è in linea con la ricerca del sensazionalismo patologico che si ritrova in qualunque telegiornale! Almeno i ficwriter lo fanno per passione - o anche solo per moda, non lo metto in dubbio - ma i giornalisti lo fanno per lavoro... bella roba, va!
wari
00martedì 15 maggio 2012 01:00
(Gaea), 14/05/2012 20.46:

hotaru., 14/05/2012 19:43:

La "giornalista" in questione ha mescolato un sacco di roba in gran calderone, secondo me. Dalle origini storiche della fanfic, al cosplay, alle doujinshi, che pur essendo sfaccettature dello stesso fenomeno non sono necessariamente legate. Avete notato poi l'errore? Definisce "yuri" e "shoujo-ai" storie gay con protagonisti maschi, quando è tutto il contrario, ossia "yaoi" e "shounen-ai". Un po' più di informazione non guastarebbe, è il solito caso di chi vuole usare parole di una lingua che non conosce e non si informa come dovrebbe.
Ciò che più mi stupisce è che costei abbia scritto un libro (o più, a quanto sembra): se nel saggio breve ai tempi della maturità avessi fatto dei collegamenti del genere, saltando di palo in frasca in questo modo, non credo sarei arrivata alla sufficienza.
Ma in fondo, come dice lei, su Internet si trova proprio di tutto.




ma infatti è stato proprio quel miscuglio di informazioni sbagliate che mi ha sconvolta all'inizio... poi, sono andata a cercarmi chi è e che cosa ha scritto: lì è scattata la tristezza... mi sono sentita quasi derisa da Moccia



Quotone ad entrambe XD Ero già perplessa all'inizio (poi confusa, poi di nuovo perplessa, poi entrambe le cose), ma quando è arrivato lo strafalcione yuri e shoujo-ai son scoppiata a ridere XD
Un giornalista che non si informa, non è un giornalista (basta digitare yuri su Wikipedia, eh! Mica bisogna prendere l'aereo per andare al comiket).
Non mi soffermo su quel pot-pourri di doujinshi-fanfiction-cavalieri jedi-gomma di Britney perché è riassumibile in un'unica parola: confusione. C'è un gran confusione, disinformazione nonché inutile, un po' patetico accanimento sull'innocuo, il timore ossessivo del copyright rubato, dell'abbassamento del livello della Nobile Arte Della Scrittura: buongiorno, principessa! ci ha già pensato Moccia ad abbassare il livello e lui non è certo il primo e neanche sarà l'ultimo. Flavia Vento pubblica libri, Bruno Vespa pubblica libri di cucina (qualcuno mi spieghi il nesso! Dov'è il "pudore rispetto alla competenza" - bleh, che sintagma ributtante -, qui? XD).
Noi quanto meno la gomma di Britney ce la teniamo stretta, non andiamo ad appiccicarla sotto le sedie altrui. E no, non cerco romanzi, su internet: per quelli vado in biblioteca (perché sì, ho una vita al di fuori del sito e ciò non implica che mi rechi al bar vestita da Orochimaru e chieda il resto sibilando).

Comunque mi fa tristezza pensare che una scrittrice non sia in grado di fantasticare un poco sulle sue stesse storie, che messa giù l'ultima parola l'unica cosa che le resti sia un chissenefrega di Anna e Davide, tanto "non esistono". Non avrebbe più senso ridere, commuoversi o provare qualsiasi genere di emozione umana leggendo un libro: tanto è tutto finto. E grazie mille, abbiamo scoperto l'acqua calda XD fossi stato un lettore le avrei mozzicato una mano.
Mi chiedo quale sia il processo creativo dietro un'opera del genere: una specie di "inserisco i dati, elaboro, produco". Se scrivere fosse questo, sinceramente consiglierei a tutti di darsi al traforo (o al giornalismo spicciolo, perché no).

Ah, tra l'altro, il titolo dell'articolo è acuto come un triangolo ottuso (dovevo dirlo assolutamente! XD)


slice84
00mercoledì 16 maggio 2012 00:58
Ho scritto a Zucconi, direttore di Repubblica.it, non ho saputo resistere.



Buonasera signor Zucconi.
Mi rendo conto che la mia mail lascerà il tempo che trova, nella sua vita, in ogni caso stasera leggevo un articolo sul suo sito e siccome ancora siamo in un Paese libero vorrei comunicarle il mio disappunto.

Elena Stancanelli non è una giornalista, a quanto pare, dal momento che i giornalisti si informano prima di fare un articolo. Partendo dal presupposto che avrebbe dovuto raccontare i fatti in modo corretto, oltre a darci la sua opinione, credo che avrebbe comunque dovuto avere più rispetto per qualcosa di innocuo e ludico che oltretutto non conosce. L'autrice ha fatto una gran confusione, tra termini stranieri e definizioni, ha commesso errori grossolani, è saltata alle stesse conclusioni su cui sarebbe caduta mia nonna, in un modo inaccettabilmente squallido, e ha mischiato vari aspetti non del tutto attinenti. Questa donna ha rinchiuso numerosi fan in un unico stereotipo che l'ha aiutata a scrivere un articolo frettoloso e truce, omettendo e distorcendo i fatti per non dover approfondire. Non mi preoccupo del "pedofilia" scritto a grandi lettere tra alcune sue righe, perché una persona che non conosce il significato della parola "omosessuale" la reputo abbastanza innocua, tuttavia avrebbe dovuto tener conto di stare ad insultare l'utenza anonima di siti che si attengono a divieti precisi riguardo certe oscene questioni.

Io scrivo fanfiction, per me è un piacevole passatempo. Ma non solo. Questo hobby mi ha avvicinata alla lingua italiana più di quanto abbia fatto il professionale che ho scelto. Il sito dove scrivo mi ha fatto conoscere persone lontane fisicamente, ma molto più vicine a me di quanto mi sarei mai aspettata.
Posso comprendere che per la Stancanelli e altre mille mila persone queste siano cose irrilevanti, ma io sono vecchia scuola e credo che siano due aspetti molto importanti che non vanno persi.
Scrivere fanfiction è come il nascondino, un gioco senza regole scritte che però ha tracce precise da seguire, se si vuole.
Certo, vi sono bambine che scrivono cose assurde, che non stanno né in cielo né in terra, e che si divertono così. Poi però ci sono raggazze più grandi, donne che semplicemente passano la serata in quel modo piuttosto che un altro. Ci sono persone che le usano come gavetta e che si esercitano a scrivere qualcosa sempre più lungo, più complicato, sempre meno legato ad un mondo creato da qualcun altro, fino a scrivere un'originale. In quei siti c'è chi aspira a scrivere libri e chi già li sta scrivendo, non ci sono solo bambine che scrivono tanto per farlo, senza vergogna. Non c'è niente di cui vergognarsi, poi - magari potremmo parlare del fatto che in un articolo della Repubblica si pretenda di vedere tutti i congiuntivi azzeccati, specialmente da qualcuno che parla di vergogna e di competenza nell'ambito di storie amatoriali.
Se fossi madre sarei molto più contenta di sapere mia figlia a scrivere fanfiction piuttosto che a giocare alla play station. Forse la signora Stancanelli preferirebbe un bel sito su "uomini e donne" o su quella farsa di "Forum", ma per fortuna non siamo tutti amanti del trash.
Lo sapeva lei che su questi siti di fanfiction viene data la possibilità di scrivere racconti originali?
E sì, le case editrici ci tengono sempre un occhio sopra. Chissà perché?
Sul sito dove scrivo ho letto molte cose che mi hanno emozionata in mille modi diversi e che potrei consigliarle, signor Zucconi, però non ho niente da proporle di Moccia, seppur cartaceo e acclamato.

Potrà non interessarle tutto questo e sono d'accordo con lei che i problemi oggi siano ben altri. Uno che mi preme è che i giornalisti si informino, qualunque sia l'argomento. Da un po' di tempo a questa parte, mi sembra che i significati delle cose vadano persi, mi piacerebbe invece che i giornalisti rimanessero quel che sono e che facessero bene il loro lavoro.

Kagura92
00mercoledì 16 maggio 2012 17:11
Re:
slice84, 16/05/2012 00.58:

Ho scritto a Zucconi, direttore di Repubblica.it, non ho saputo resistere.



Buonasera signor Zucconi.
Mi rendo conto che la mia mail lascerà il tempo che trova, nella sua vita, in ogni caso stasera leggevo un articolo sul suo sito e siccome ancora siamo in un Paese libero vorrei comunicarle il mio disappunto.

Elena Stancanelli non è una giornalista, a quanto pare, dal momento che i giornalisti si informano prima di fare un articolo. Partendo dal presupposto che avrebbe dovuto raccontare i fatti in modo corretto, oltre a darci la sua opinione, credo che avrebbe comunque dovuto avere più rispetto per qualcosa di innocuo e ludico che oltretutto non conosce. L'autrice ha fatto una gran confusione, tra termini stranieri e definizioni, ha commesso errori grossolani, è saltata alle stesse conclusioni su cui sarebbe caduta mia nonna, in un modo inaccettabilmente squallido, e ha mischiato vari aspetti non del tutto attinenti. Questa donna ha rinchiuso numerosi fan in un unico stereotipo che l'ha aiutata a scrivere un articolo frettoloso e truce, omettendo e distorcendo i fatti per non dover approfondire. Non mi preoccupo del "pedofilia" scritto a grandi lettere tra alcune sue righe, perché una persona che non conosce il significato della parola "omosessuale" la reputo abbastanza innocua, tuttavia avrebbe dovuto tener conto di stare ad insultare l'utenza anonima di siti che si attengono a divieti precisi riguardo certe oscene questioni.

Io scrivo fanfiction, per me è un piacevole passatempo. Ma non solo. Questo hobby mi ha avvicinata alla lingua italiana più di quanto abbia fatto il professionale che ho scelto. Il sito dove scrivo mi ha fatto conoscere persone lontane fisicamente, ma molto più vicine a me di quanto mi sarei mai aspettata.
Posso comprendere che per la Stancanelli e altre mille mila persone queste siano cose irrilevanti, ma io sono vecchia scuola e credo che siano due aspetti molto importanti che non vanno persi.
Scrivere fanfiction è come il nascondino, un gioco senza regole scritte che però ha tracce precise da seguire, se si vuole.
Certo, vi sono bambine che scrivono cose assurde, che non stanno né in cielo né in terra, e che si divertono così. Poi però ci sono raggazze più grandi, donne che semplicemente passano la serata in quel modo piuttosto che un altro. Ci sono persone che le usano come gavetta e che si esercitano a scrivere qualcosa sempre più lungo, più complicato, sempre meno legato ad un mondo creato da qualcun altro, fino a scrivere un'originale. In quei siti c'è chi aspira a scrivere libri e chi già li sta scrivendo, non ci sono solo bambine che scrivono tanto per farlo, senza vergogna. Non c'è niente di cui vergognarsi, poi - magari potremmo parlare del fatto che in un articolo della Repubblica si pretenda di vedere tutti i congiuntivi azzeccati, specialmente da qualcuno che parla di vergogna e di competenza nell'ambito di storie amatoriali.
Se fossi madre sarei molto più contenta di sapere mia figlia a scrivere fanfiction piuttosto che a giocare alla play station. Forse la signora Stancanelli preferirebbe un bel sito su "uomini e donne" o su quella farsa di "Forum", ma per fortuna non siamo tutti amanti del trash.
Lo sapeva lei che su questi siti di fanfiction viene data la possibilità di scrivere racconti originali?
E sì, le case editrici ci tengono sempre un occhio sopra. Chissà perché?
Sul sito dove scrivo ho letto molte cose che mi hanno emozionata in mille modi diversi e che potrei consigliarle, signor Zucconi, però non ho niente da proporle di Moccia, seppur cartaceo e acclamato.

Potrà non interessarle tutto questo e sono d'accordo con lei che i problemi oggi siano ben altri. Uno che mi preme è che i giornalisti si informino, qualunque sia l'argomento. Da un po' di tempo a questa parte, mi sembra che i significati delle cose vadano persi, mi piacerebbe invece che i giornalisti rimanessero quel che sono e che facessero bene il loro lavoro.





Se fossi madre sarei molto più contenta di sapere mia figlia a scrivere fanfiction piuttosto che a giocare alla play station.


Sì, però non cadiamo da un clichè all'altro ^^"

Approvo la lettera, tra l'altro avrei voluto scrivere anch'io a Repubblica ma non ero sicura che fosse appropriato scrivere direttamente al direttore. Oh be', scriverò a lui ^^
Cantarella
00mercoledì 16 maggio 2012 23:27
"(...) divorate avidamente da quel tipo di persona che compra su eBay la chewingum masticata di Britney Spears"

Mhh... No. Cioè, per me almeno non è così.
Questo modo di fare mi ricorda un sacco quello dei giornalisti USA negli anni '50-'60, quando il fumetto si andava diffondendo e ovviamente strappava grida d'orrore alla brava gente che faceva cultura ufficiale (e ovviamente non sapeva nulla di fumetti, ma tant'è).
Ovviamente questo e solo un articolo di giornale fatto male e non può essere paragonato a quel tipo di "crociata" contro i fumetti. Ma io ci vedo la stessa voglia di "patologizzare" un fenomeno che ha preso piede in tempi relativamente recenti, e che è innocuo.

"proposte a un editore volerebbero dalla finestra in un attimo"

Ed è vero. Una buona parte delle ff fa schifo. Ma anche un sacco di roba pubblicata fa schifo, (Cronache del Mondo Emerso, Twilight, ecc., almeno secondo me). Meno delle fanfiction, ok, ma noi non abbiamo professionisti pagati che ci controllino il lavoro.
E noi fanwriters non ti chiediamo di pagare 20 euro per leggerci.

Poi, un'altra cosa: l'articolo è un po' sul tono di "vediamo queste strane scimmie come si comportano." Anche quando parla dello Yaoi e dello shonen-ai (sì, facciamo finta che si sia informata) lo dice con un tono un po' da "che pervertite 'ste mocciose moerne", mentre facciamo esattamente quello che fanno molti uomini che sbavano dietro alle lesbiche, e nessuno ci trova niente di male.

"Paradiso degli incontri non gerarchici, tempio globale della religione che abolisce autorità e diritto d' autore, nella rete tutti siamo uguali e tutto è di tutti."

Diavolo, ed è una cosa negativa? Premesso che, ancora, le nostre "opere" non sono a fini di lucro e quindi non è proprio vero che aboliamo il diritto di autore... io credo che sia positiva, questa condivisione di materiali in rete.
E non è una cosa solo di Internet: dall'alba dei tempi, le persone prendono eroi mitologici, archetipi ecc. e li reinventano a proprio piacimento.
Ok, io non pretendo di essere brava come un Omero o un Mozart, eh, ma non faccio nulla di nuovo, nè di scandaloso.

(Oddio, ho scritto un papiro... perdonatemi)

slice84
00mercoledì 16 maggio 2012 23:57


Se fossi madre sarei molto più contenta di sapere mia figlia a scrivere fanfiction piuttosto che a giocare alla play station.



Sì, però non cadiamo da un clichè all'altro ^^"




Guarda, prima che tu me lo facessi notare non c'avevo neanche fatto caso. ^^
Non ho detto che la Play Station è il male. Non ho niente contro di essa, mi sembra solo che a livello educativo e creativo non si possa dire che vince la console.
L'ha dipinta come una cosa oscena, e io ho fatto il paragone con qualcosa che ha avuto lo stesso problema per molti anni. Diciamo che parlando con persone che secondo me a suo tempo hanno fatto lo stesso per la Play Station mi sono abbassata al loro livello. ^^'
Ovvio che sono stata sbrigativa, non era l'argomento principale, quello.
Anche per la scrittura mi sembra ovvio che se mia figlia scrive vaccate irrispettose e sgrammaticate prende due patte e va a letto senza cena, ^^' però quello sarebbe solo colpa mia che non ho saputo insegnarle niente.

(Ringrazio Tessa per avermi chiarito perché io dormo già. -.-)
hotaru.
00giovedì 17 maggio 2012 00:29
Che poi anche la faccenda del diritto d'autore non sta in piedi, almeno per quanto riguarda le fanfiction. Da quel che so, se un autore non vuole che sulla propria opera si scrivano fic può dirlo, e infatti in siti officiali come Efp c'è scritto su quali opere non sono permesse fanfic.
Poi non so se in giro per la rete se ne trovino comunque, ma in via ufficiale non sussiste alcuna lesione del diritto d'autore.
Vabbé, era solo per puntualizzare, ditemi se sbaglio. ^^
Reiko_Artemis
00giovedì 17 maggio 2012 20:48
Poi mi piace proprio quel tono sconvolto e scandalizzato di chi proprio non può capacitarsi che la gente possa esprimersi liberamente, lontano dagli occhi sporgenti dell'editoria italiana e soprattutto senza che questa ci guadagni.
Del resto, non ci guadagniamo neanche noi, giusto?
E poi è ovvio che la maggior parte delle storie verrebbero calciorotate, se volessimo presentarle agli editori non le metteremmo su internet! Pensiamo alle sole one-shot, o la flash fic: dove le vuoi mettere? Al massimo in una raccolta, se sono tante.
Ma no, sputiamo sopra al fatto che, finalmente, per la prima volta, siamo veramente alla pari! Che qui in Italia funziona sempre a raccomandazioni varie, quindi posso anche essere libera di presentare uno scritto agli editori, ma senza raccomandazione nove volte su dieci non vado lontano.
Erena-chan
00giovedì 17 maggio 2012 22:11
Sono seriamente tentata di mandare la fanfiction più porno che ho e la doujinshi più maiala del mio repertorio a quella donna - potrei avere un orgasmo mentre immagino la sua faccia disgustata e scioccata.
Vi prego, fermatemi.
Kagura92
00venerdì 18 maggio 2012 17:30
Re:
Erena-chan, 17/05/2012 22.11:

Sono seriamente tentata di mandare la fanfiction più porno che ho e la doujinshi più maiala del mio repertorio a quella donna - potrei avere un orgasmo mentre immagino la sua faccia disgustata e scioccata.
Vi prego, fermatemi.



...fermarti?

Io volevo mandarle una doujinshi shota e uno yaoi, ognuna con la sua etichetta gigante, con su scritto "Un'immagine vale più di mille parole".
Ma ho il sospetto che non avrebbe capito.
Reiko_Artemis
00venerdì 18 maggio 2012 18:42
Attenzione, potrebbe anche piacerle...
Oppure potrebbe denunciarvi. Certa gente neanche è in grado di capire la differenza fra yaoi e pedofilia.
Vi faccio un esempio: una mia compagna di classe delle superiori, quando avevamo entrambe 18 (sottolineo: DICIOTTO. Non otto.) anni, ha visto un'immagine yaoi sul mio pc. Non era neanche shota, eh.
Quella sera stava raccontando ai suoi amici che avevo foto di bambini in pose oscene nel pc. E vista l'ignoranza dilagante, mi sono già sentita la fredda morsa delle manette ai polsi...
Jack8321
00venerdì 18 maggio 2012 20:33
Re:
Reiko_Artemis, 18/05/2012 18.42:

Attenzione, potrebbe anche piacerle...
Oppure potrebbe denunciarvi. Certa gente neanche è in grado di capire la differenza fra yaoi e pedofilia.
Vi faccio un esempio: una mia compagna di classe delle superiori, quando avevamo entrambe 18 (sottolineo: DICIOTTO. Non otto.) anni, ha visto un'immagine yaoi sul mio pc. Non era neanche shota, eh.
Quella sera stava raccontando ai suoi amici che avevo foto di bambini in pose oscene nel pc. E vista l'ignoranza dilagante, mi sono già sentita la fredda morsa delle manette ai polsi...



Ti quoto, io propendo per una bella valanga di e-mail dove si fa presente che la giornalista a preso una grossa cantonate, che si è dimenticata una parte del suo codice etico e delle 5W del giornalismo: What, Why, When, Where, e Who.
Per questo ci sentiamo indignati e vorremo che la suddetta giornalista riscrivesse il pezzo in maniera corretta


Kagura92
00venerdì 18 maggio 2012 22:06
Re:
Reiko_Artemis, 18/05/2012 18.42:

Attenzione, potrebbe anche piacerle...
Oppure potrebbe denunciarvi. Certa gente neanche è in grado di capire la differenza fra yaoi e pedofilia.
Vi faccio un esempio: una mia compagna di classe delle superiori, quando avevamo entrambe 18 (sottolineo: DICIOTTO. Non otto.) anni, ha visto un'immagine yaoi sul mio pc. Non era neanche shota, eh.
Quella sera stava raccontando ai suoi amici che avevo foto di bambini in pose oscene nel pc. E vista l'ignoranza dilagante, mi sono già sentita la fredda morsa delle manette ai polsi...



Io mi ricordo ancora non so quale cosa di omicidio dove la giornalista, con la voca farlocca da thriller della mutua, disse qualcosa del tipo " e nel suo computer, materiale pornografico..."
Terribile, davvero.

Ricordo che tempo fa ci fu un caso simile per quanto riguarda il lolicon - credo che il lolicon abbia vinto ma non ricordo i dettagli.


Ti quoto, io propendo per una bella valanga di e-mail dove si fa presente che la giornalista a preso una grossa cantonate, che si è dimenticata una parte del suo codice etico e delle 5W del giornalismo: What, Why, When, Where, e Who.
Per questo ci sentiamo indignati e vorremo che la suddetta giornalista riscrivesse il pezzo in maniera corretta



Approvo :) Non è che possono sperare di "cavarsela" solo perchè non è una discussione pubblica a cui si possa rispondere.


Che poi anche la faccenda del diritto d'autore non sta in piedi, almeno per quanto riguarda le fanfiction.



Ma ci stava così bene, con le cicche di Britney...
Erena-chan
00sabato 19 maggio 2012 00:48
Lol, ricordo che nella scuola di mia cugina, al Nord, la sua prof fece un simpatico filmetto amatoriale. Ovviamente, la donna perse il lavoro.
Ancora più ovviamente, TUTTI avevano visto quel porno, solo per rendersi conto dello schifo di quella donna, è talmente ovvio da sembrare banale.

Attendo con ansia il momento in cui si tirerà fuori che leggere Twillight e venerare Eddie Cullen sia un chiaro segnale di necrofilia ( e ovviamente Harry Potter è un libro sul satanismo. Magia, iiiih!). Io so che un giorno le mie preghiere verranno esaudite.


Avete notato la passione nello scrivere il proprio libro, quando la giornalista dice "che ne so che fine fanno i miei personaggi"? Questa è passione. Questo è amore. Da questo io evinco che scrivere un libro NON è solo una questione di marketing.
(Ironia, portami via)
SimplyMe514
00sabato 19 maggio 2012 12:46
Re:
Erena-chan, 19/05/2012 00.48:


Attendo con ansia il momento in cui si tirerà fuori che leggere Twillight e venerare Eddie Cullen sia un chiaro segnale di necrofilia ( e ovviamente Harry Potter è un libro sul satanismo. Magia, iiiih!). Io so che un giorno le mie preghiere verranno esaudite.


Avete notato la passione nello scrivere il proprio libro, quando la giornalista dice "che ne so che fine fanno i miei personaggi"? Questa è passione. Questo è amore. Da questo io evinco che scrivere un libro NON è solo una questione di marketing.
(Ironia, portami via)



Quanto ti quoto, soprattutto sull'ultima parte. E' vero che affezionarsi troppo ai propri personaggi può anche non essere un bene, ma io ci sono stata sinceramente male quando ho visto che lei ai suoi non si è affezionata affatto. Si passa da un estremo all'altro, e gli estremi è ben raro che siano una buona cosa.
E sul resto, non posso che commentare con un grosso LOL. Avete notato quanta gente fa già battute sul fatto che Bella si diletti di necrofilia, ma nessuno (che io sappia) si lamenta dello stesso problema in relazione ad altre serie di vampiri (diciamo "quasi nessuno" per sicurezza, va'...)?
E Harry Potter, poi. E' finito su fior di elenchi di libri proibitissimi perché "uuuuuh, incita i poveri bimbi innocenti a pratiche sataniche", eppure c'è tutta una fazione che invece è fortemente a favore perché rappresenterebbe in chiave fantasy la lotta tra il Bene e il Male, con Voldemort equiparato a Satana (e non è che non abbia senso tutta la storia dell'angelo caduto, ai suoi tempi prometteva bene e sembrava tanto perfettino, e poi...) e Harry a Gesù (perché se dovessimo metterci a contare le volte in cui è sfuggito alla morte andremmo avanti fino a domani, credo). Ma allora decidetevi!

Rosefic_
00sabato 19 maggio 2012 14:37
Re: Re:
SimplyMe514, 19/05/2012 12.46:



Quanto ti quoto, soprattutto sull'ultima parte. E' vero che affezionarsi troppo ai propri personaggi può anche non essere un bene, ma io ci sono stata sinceramente male quando ho visto che lei ai suoi non si è affezionata affatto. Si passa da un estremo all'altro, e gli estremi è ben raro che siano una buona cosa.
E sul resto, non posso che commentare con un grosso LOL. Avete notato quanta gente fa già battute sul fatto che Bella si diletti di necrofilia, ma nessuno (che io sappia) si lamenta dello stesso problema in relazione ad altre serie di vampiri (diciamo "quasi nessuno" per sicurezza, va'...)?
E Harry Potter, poi. E' finito su fior di elenchi di libri proibitissimi perché "uuuuuh, incita i poveri bimbi innocenti a pratiche sataniche", eppure c'è tutta una fazione che invece è fortemente a favore perché rappresenterebbe in chiave fantasy la lotta tra il Bene e il Male, con Voldemort equiparato a Satana (e non è che non abbia senso tutta la storia dell'angelo caduto, ai suoi tempi prometteva bene e sembrava tanto perfettino, e poi...) e Harry a Gesù (perché se dovessimo metterci a contare le volte in cui è sfuggito alla morte andremmo avanti fino a domani, credo). Ma allora decidetevi!




Mi intrometto, perchè quell'articolo è degno di una folle Rita Skeeter.
Vorrei commentare soprattutto la parte su HP, visto che di Twilight ne so poco o niente (anche se definire così Bella mi sembra esagerato).
La Rowling stessa ha detto che si è ispirata a Hitler per il carattere di Voldemort, quindi Harry è esattamente l'opposto.
Si possono fare tantissimi paragoni, ma trovo davvero infondato dire che Harry Potter è un libro che incita pratiche sataniche.
Insomma, credo che tutti siano consapevoli dell'inesistenza della magia, e non riesco a concepire questo discorso, che sembra fatto da persone senza un minimo di apertura mentale vissute all'epoca delle persecuzioni alle "streghe".
Che c'è di male nel sognare, nell'inventare mondi fantastici che mai potranno esistere?
Questo, ancora non l'ho capito.


Reiko_Artemis
00sabato 19 maggio 2012 15:25
Ma niente, voleva solo creare degli allarmismi stupidi, dare nuovamente un capro espiatorio contro cui scagliarsi.
Chiunque con un minimo di cervello si sarebbe solo rallegrato di constatare che i ragazzi stanno tornando a scrivere, e al massimo avrebbe espresso preoccupazione per l'uso che si sta facendo dell'italiano (ma anche qui, scrivere fanfiction non può che essere un incentivo a migliorare..), lei voleva soltanto creare un nuovo fenomeno internettiano contro cui scagliarsi(internet=male), e siccome sapeva benissimo che si fosse attenuta ai fatti magari qualche lettore con senso critico le avrebbe detto "e allora? Scrivono, sempre meglio che andare a drogarsi negli angoli delle strade" ci ha mescolato abilmente cose inattinenti.
Non tanto abilmente, comunque...
hotaru.
00sabato 19 maggio 2012 15:44
Sul discorso un pochino OT di Harry Potter e il satanismo (o simili), cose del genere mi era già capitato di sentirle, collegate poi al fatto che in realtà sarebbe una lotta tra Bene e Male, eccetera...
Ma.
Mi ha sempre lasciata un tantino basita: sembrava quasi che il tema "magia" in un romanzo fosse una novità assoluta, quando invece ogni singola fiaba, e un sacco di libri per bambini e ragazzi, si basano sull'elemento magia, da sempre.
Non ho mai capito se a chi prendeva parte a tale discorso fosse sfuggito giusto qualche secolo di letteratura... o forse era l'entità del successo di Harry Potter il problema? Discorso senza senso, comunque.
slice84
00sabato 19 maggio 2012 17:13

Talvolta, quando presento il mio ultimo libro, qualcuno mi domanda: ma Davide e Anna (i due protagonisti) stanno ancora insieme? Oppure: ma che tu sappia, il motorino gliel' ha rubato lui o no? Ero abituata a rispondere: e io che ne so? Davide e Anna non esistono... Ma anche questo, forse, è troppo semplice. [...] D' ora in poi risponderò: dimmelo tu. Anzi, scrivilo. Hai visto mai...


Se avessi tempo e umore giusto sarei seriamente tentata di scrivere una fanfiction su uno dei suoi libri. Così, tanto per dare un po' di vita a questi poveri Davide e Anna. Qualcuno vuole raccogliere la sfida? XD
Kagura92
00sabato 19 maggio 2012 18:32
Re:
slice84, 19/05/2012 17.13:


Talvolta, quando presento il mio ultimo libro, qualcuno mi domanda: ma Davide e Anna (i due protagonisti) stanno ancora insieme? Oppure: ma che tu sappia, il motorino gliel' ha rubato lui o no? Ero abituata a rispondere: e io che ne so? Davide e Anna non esistono... Ma anche questo, forse, è troppo semplice. [...] D' ora in poi risponderò: dimmelo tu. Anzi, scrivilo. Hai visto mai...


Se avessi tempo e umore giusto sarei seriamente tentata di scrivere una fanfiction su uno dei suoi libri. Così, tanto per dare un po' di vita a questi poveri Davide e Anna. Qualcuno vuole raccogliere la sfida? XD



Io c'avevo pensato - possibilmente ficcandoci qualche specialità come [STRIKE]i cannelloni al pesto[/STRIKE] lo slash - solo che dovrei riuscire a rimediare questi libri aggratis e avere tanta pazienza (ho letto gli estratti. Aiuto).

Tra parentesi, quella frase è stata la cosidetta ciliegina sulla torta. Dei tuoi personaggi non frega perchè non esistono e tutta la storia è suoi tuoi personaggi - ma allora cosa...?


Sul discorso OT di Harry Potter, un volta mi ero imbattuta su un sito internet sul fantasy per cristiani in cui si recensivano moltissimi libri giudicando quanto fossero adatti a un pubblico cristiano per valori e cose così. In HP l'amore vince sempre, ergo era diventato uno dei libri fantasy che qualunque cristiano dovrebbe far leggere ai propri bambini.
LeBoh.

Io ricordo ancora i casini sui Pokèmon - ma nemmeno sui Pokèmon, sulla serie animata, non su obiezioni come "Ehi, ma questo Pokèmon uccide la gente, è scritto sul Pokèdex".

Ti Malice
00sabato 19 maggio 2012 18:59
Articolo come quello, alla lunga, sono cntroproducenti sia per iul giornalista stesso che per la testata che li pubblica.
Perchè io lettore informato dei fatti, leggendo una roba così, la prima cosa che mi dico è "ok, questo è un articolo sulle fanfiction che, diciamocelo, sono una stupidata. Ma chi mi dice che gli articoli pubblicati da questo giornale su argomenti che stupidate non sono -politica, economia- siano scritti bene e non altrettanto con i piedi?"
Insomma, ne va della credibilità del giornale stesso.
Reiko_Artemis
00sabato 19 maggio 2012 22:24
La cosa che mi urta è che questo articolo non è un post di un blog, uno spazio personale dove uno può anche sparare idiozie, tanto è a casa sua, al massimo i recensori ti prenderanno pesantemente in giro...
Questo è un articolo di giornale. Scritto tanto per fare, senza un minimo di documentazione. Se penso che mi faccio tante pare mentali per assicurarmi che quello che scrivo nei forum sia giusto...
Davvero, io non lo so... tutta questa faciloneria, questi lavoracci raffazzonati...
Non avrei il coraggio di uscire fuori di casa, dopo aver fatto errori del genere.
slice84
00domenica 20 maggio 2012 13:20
Sono d'accordo con gli ultimi due post. Decisamente ne va della reputazione del giornale.
Oltre a scrivere che le persone si vestono da Dragon Ball, cosa che... Come si fa a vestirsi da Star Trek? Al massimo ti puoi vestire da Naruto, giusto perché hai il culo che il titolo dell'opera è il nome del protagonista. Dunque, oltre ad ignorare la logica, questa tipa dimostra di mantenere qualche profonda lacuna anche fuori dall'argomento: omosessuale vale sia per i maschi che per le femmine, comprende quindi anche 'lesbo'. Dio santo!
(Gaea)
00domenica 20 maggio 2012 14:41
Re:
Reiko_Artemis, 19/05/2012 22:24:

La cosa che mi urta è che questo articolo non è un post di un blog, uno spazio personale dove uno può anche sparare idiozie, tanto è a casa sua, al massimo i recensori ti prenderanno pesantemente in giro...
Questo è un articolo di giornale. Scritto tanto per fare, senza un minimo di documentazione. Se penso che mi faccio tante pare mentali per assicurarmi che quello che scrivo nei forum sia giusto...
Davvero, io non lo so... tutta questa faciloneria, questi lavoracci raffazzonati...
Non avrei il coraggio di uscire fuori di casa, dopo aver fatto errori del genere.




Dopo aver dato fuoco alle polveri sono un po' scomparsa, ma la real life è più assorbente della carta... comunque: oltre a tutto ciò aggiungerei solo una cosa: raffazzonati, poco documentati, sì. Ma pagati. Quante fanwriter, al di là delle castronerie o delle meraviglie che scrivono sul web, vengono pagate?
slice84, 19/05/2012 17:13:


Talvolta, quando presento il mio ultimo libro, qualcuno mi domanda: ma Davide e Anna (i due protagonisti) stanno ancora insieme? Oppure: ma che tu sappia, il motorino gliel' ha rubato lui o no? Ero abituata a rispondere: e io che ne so? Davide e Anna non esistono... Ma anche questo, forse, è troppo semplice. [...] D' ora in poi risponderò: dimmelo tu. Anzi, scrivilo. Hai visto mai...


Se avessi tempo e umore giusto sarei seriamente tentata di scrivere una fanfiction su uno dei suoi libri. Così, tanto per dare un po' di vita a questi poveri Davide e Anna. Qualcuno vuole raccogliere la sfida? XD



Ci stavo seriamente pensando xD ma non so se voglio infognarmi nei libri di sta tizia - se la sua prosa è accurata come quella giornalistica, Davide avrà tre occhi e Anna una dozzina di seni per allattare i suoi figli/meduse O.O
FRC Coazze
00lunedì 21 maggio 2012 18:00
Scusatemi se mi intrometto, ma ho fatto l'errore di leggere l'articolo in questione. Se non l'avessi fatto, probabilmente, ora sarei con la pace dei sensi invece che sentirmi prudere le mani.

Credo che certi giornalisti dovrebbero imparare a scrivere come si deve prima di criticare il lavoro di altri. E informarsi prima di fare di tutta l'erba un fascio. Va bene, è vero che su internet, e anche su EFP stesso, girano molte storie non degne di essere chiamate tali, ma ci sono anche moltissime opere di talento e, come al solito, il poco fango oscura anche la luce più forte. Dall'altra parte, ci sono anche molte opere pubblicate che sono insipide e non danno alcuna emozione. Nelle fanfiction, prima che il lettore, è l'autore a sognare e dovrebbe essere così anche per tutte le altre opere letterarie. Quando una scrittrice davanti alle domande dei suoi lettori sui protagonisti risponde "boh, tanto non esistono" vuol dire che ha scritto la sua storia in modo puramente meccanico, senza alcun sogno. Una storia è bella quando ti lascia dentro qualcosa, sia a te che l'hai scritta che a chi l'ha letta e molte fanfiction sanno dare queste emozioni. Evidentemente questa giornalista ha gustato e prestato attenzione solo al fondo di caffè e non ha minimamente assaporato il gusto e il profumo della vera scrittura. Ma d'altronde, come Rita Skeeter insegna, gettare fango fa più audience che esprimere le cose per come stanno in realtà.

E poi informarsi è un optional... tanto ti pagano lo stesso. Scrivere correttamente in italiano è un optional... tanto ti pagano lo stesso. I fanwriters seguiranno anche la moda del momento, saranno anche ossessionati da un personaggio, ma almeno danno il meglio di sè. Sono informati sull'opera di cui scrivono e fanno attenzione all'italiano (parlo ovviamente dei veri fanwriter, non delle bimbeminkia che scrivono tanto per scrivere e contro cui, credo, si scaglia, con ragione, la giornalista) e non sono pagati. Si fanno un sedere tanto per scrivere bene, per tirar fuori qualcosa di buono, di bello e nessuno li paga.

Magari qualcuno potrebbe spiegare alla cosiddetta giornalista che dopo l'apostrofo non ci vuole lo spazio, che prima di "e" congiunzione non ci vuole la virgola e che si dice "reinventate" e non "rinventate". E poi qualcuno mi spiega che diavolo vuol dire il titolo dell'articolo? Non è italiano... che lingua è?
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