Ajarn Chiwin
Ciao Steve, eccoti il resoconto del mio soggiorno tailandese.
Su consiglio di un ricercatore di arti marziali del sud-est asiatico (Vincent Giordano) che ha
fatto ricerca e si e' allenato in Tailandia, Birmania, Cambogia, Laos, Filippine per piu' di 20 anni,
sono andato a Hat Yai, Tailandia del sud, per imparare l'arte del combattimento armato tailandese.
Il Krabi Krabong e' nato sui campi di battaglia e si e' poi differenziato a seconda delle regioni e dei maestri.
Le lezioni di ajarn Chiwin iniziavano con la guardia, prima stando fermo e poi in movimento.
Poi siproseguiva con i vari colpi (con spada singola e doppia) e gli spostamenti. Il pugilato mi ha aiutato un po',
visto che certi spostamenti sono simili. Per tutta la giornata (mattina, pomeriggio e sera) non ho fatto altro.
Il giorno seguente mi ha fatto vedere una specie di danza. Una volta imparati i movimenti,
abbastanza semplici,il maestro ha messo un cd di musica tradizionale del nord ritmica e ripetitiva, e mi ha detto di andare a ritmo.
Poi si e' seduto ad un tavolo e si e' messo a mangiare con la moglie. Senza mai rivolgermi la parola,
si limitava a mangiare e a guardare. Cosi' sono rimasto li a "danzare" e a sudare per piu' di mezz'ora.
La sera mi ha fatto vedere delle forme con movimenti semplici (non facili), diretti ed efficaci.
Niente a che vedere con la maggior parte delle forme del kung fu, per esempio. Il "foot-work" delle
forme era lo stesso della danza tradizionale che mi aveva fatto ripetere e ripetere...ecco il peche' della danza...
I giorni si sono poi susseguiti con allenamenti piu' o meno intensi, ma piacevoli. Non imparavo niente di nuovo se non ero in gradodi eseguire le tecniche che il maestro mi aveva insegnato.
Sono poi ritornato ad allenarmi con lui altre due volte, e l'ultima volta ho fatto un po' di sparring
leggero con spade di legno e a fine corso mi ha insegnato ad usare il bastone lungo.
L'ultimo giorno mi ha poi consegnato un attestato che certifica la mia conoscenza dello stile, cosa
che non mi aspettavo minimamente...
Presto tornero' ad imparare il combattimento armato vero e proprio, con colpi portati alla massima
potenza, e voglio imparare anche uno stile tadizionale di Muay Thai, Muay Chayia o Muay Korat.
Penso che la domanda che ti porrai (giustamente), Steve, e' "si va bene, ma questi sanno combattere?" Si. Ho visto il maestro fare sparring con due allievi avanzati. Niente protezioni, niente guanti, niente ring. La prima differenza con la Muay Thai sportiva e' che gli "scontri" non si
protraevano a lungo. Se i primi colpi non risolvevano la situazione, si andava in clinch e qui
l'incontro finiva, anche con colpi o prese portati stando a terra.
Ovviamente prima di poter fare questo ci si deve allenare per bene e a lungo.
L'allenamento e' uguale a quello che fate voi: sacco, pao, paperelle, caschetti...come dicevi tu, reggere
e colpire i pao e come combattere e non c'e' allenamento migliore.
Ho visto una lezione di Muay Chayia, ho visto il maestro deflettere un calcio con l'esterno del
ginocchio e poi immediatamente calciare con la stessa gamba. Poi l' ho sentito dire che tra tutti
gli stili tradizionali ci sono 32 tipi di gomitate!
Una notevole differenza con l'estero e che se si impara uno di questi stili, si deve giurare di non
combattere sul ring. E' considerata una cosa negativa anche se non toglie niente al valore di questa disciplina.
L'unica eccezione e' il maestro Yodtong, che ha cominciato la sua carriera come pugile e poi ha imparato uno stile tradizionale.
In Tailandia i maestri tradizionali non dichiarano di essere i migliori e gli unici detentori del vero sapere, non si fanno la guerra e pubblicita' sui giornali e simili...fanno il loro lavoro e basta, e il loro lavoro parla per essi.
Questo e' tutto quello che posso dirti, spero di poter darti piu' informazioni sulle Muay tradizionali in futuro.
Ciao Steve e grazie per lo spazio sul tuo sito e buon lavoro a tutti!